Il cimitero acattolico di Santa Maria della Fede, conosciuto anche come cimitero degli Inglesi, è uno dei cimiteri monumentali di Napoli
Realizzato nel 1826, su forte impulso di Sir Henry Lushigton e della consistente comunità inglese di Napoli.
Successivamente fu ampliato nel 1852 e poi chiuso in via definitiva nel 1893, quando quest’area fu interessata dallo sviluppo urbanistico del Risanamento e sostituito nel nuovo Cimitero degli inglesi alla Doganella, proprio difronte a quello di Santa Maria del Pianto. Ospitava sepolture degli uomini e donne illustri della comunità britannica, quali: il pittore Anton Smink Pitloo, il console Oscar Mericoffre, il botanico Friedrich Dehnhart. la matematica Mary Somerville, la Principessa di Berkeley Elizabeth Craven scrittrice inglese, William Gell archeologo, viaggiatore e scrittore inglese e altri nomi rilevanti all’epoca.
Il cimitero era chiuso dal 2001 a seguito di un alluvione.
Dal 2012 al 2017 si sono susseguiti diversi tentativi amministrativi di riqualificazione con tentativi di riaperture finite in un nulla di fatto. Oggi il polmone verde, con le sue lapidi monumentali, torna nella disponibilità dei napoletani grazie al lavoro sinergico di Comune, Regione e Municipalità 4 (San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona industriale). L’area è stata sistemata a giardino pubblico; non vi si accede più dall’originario cancello principale che dava sulla piazza, ma da un nuovo ingresso che sorge in Via Biagio Miraglia. Con la sistemazione dei nuovi vialetti, liberati da tutte le tombe. Uniche eccezioni per il monumento funerario di Mary Somerville grande matematica ed astronoma inglese,
il sarcofago appartenente al ricchissimo banchiere svizzero Oscar Meuricoffre ed infine due monumenti funebri neoclassici di industriali sempre svizzeri: uno a forma di cubo appartenente a David Vonwiller, promotore nel 1829 di una delle prime filande del cotone nel Meridione, nel salernitano; l’altro davvero bellissimo che presenta la statua di un angelo che varca una piccola gradinata, come nell’atto di aprire la porta del Paradiso (monumento vandalizzato) appartenente alla famiglia svizzera Freitag fautori dello sviluppo tessile a Scafati.