Fa discutere la disinvoltura con cui i più giovani, al via libera dal lockdown, si siano riversati numerosi e chiassosi tra le vie di tutte le principali città italiane con due assenti gravissimi all’appello: la mascherina e il rispetto delle basilari regole di distanziamento sociale.
Indubbiamente, si comprende lo stato d’animo e la spinta euforica dell’uscita dei più giovani ma è triste assistere ad una loro completa mancanza di responsabilità in quanto, da potenziali asintomatici, restano le mine vaganti piu pericolose per una possibile ripresa del contagio.
Nel mirino delle prime pagine dei giornali e delle prime notizie dei maggiori tg nazionali, però, amareggia vedere un accanimento nei confronti del capoluogo partenopeo che è stato condannato senza possibilità di qualsivoglia forma di appello a differenza delle altre “movide” meno attenzionate e ritenute meno preoccupanti, seppure in alcune città si sono verificate addirittura risse e baruffe in spregio a tutte le misure preventive anti-covid.
Torna sconcertante la diatriba Nord-Sud in una contrapposizione molto più che feltriana per cui il Nord resta sempre operoso e capace e il Sud disobbediente e anarchico…pur se i fatti degli ultimi mesi con i primati negativi di morti e malati detenuti dalle maggiori Regioni settentrionali, hanno contraddetto la logicita’ dei luoghi comuni che erano forse piu rassicuranti e che i più presuntuosi tra i Nordisti negano abilmente e mal digeriscono.
Il Governatore campano, stanco delle polemiche, ha richiamato lo Stato centrale ad agire e intervenire con poteri di imperio per fermare l’allegria notturna delle folle di adolescenti divisi tra cocktail, abbracci e scambi inopportuni di bicchieri e birre.
Alla chiusura anticipata prevista per le 23.00 per i famosi baretti delle vie del centro della città, hanno sopperito i ristoranti e le pizzerie aperte che hanno cominciato la rivendita di alcolici e birre per soddisfare la numerosa richiesta di “abbeveraggio” della gioventù.
Certo é difficile mantenere a freno le intemperanze e la superficialità adolescenziale di chi é vissuto tappato in casa senza contatti fisici e relazioni amorose con i propri pari e che ha finalmente riscoperto il dono della libertà riappropriandosene senza alcuna volontà di rinunciarvi, ancor più difficile é convincere i nostri giovani a darci ancora ascolto, a pazientare ancora per un po’ (laddove pazienza e adolescenza sono un ossimoro per eccellenza) e a limitare le loro effusioni pubbliche tra amici per proteggere tutti e, in primis, i loro nonni.
Libertà si’ e sempre…ma con i limiti maledetti e le nuove regole del gioco che il Coronavirus ha imposto e impone tuttora!