Teatro Bellini
Dal 21 al 25 febbraio
Fortress of Smiles
diretto e scritto da Kuro Tanino
con Susumu Ogata, Kazuya Inoue, Koichiro F.O. Pereira, Masato Nomura, Hatsune Sakai, Natsue Hyakumoto, Masayuki Mantani
direzione di scena Masaya Natsume, Yuhi Kobayashi
assistente alla regia Kodachi Kitagata
scenografia Takuya Kamiike
disegno luci Masayuki Abe
sound designer Koji Shiina
tour manager Tsubasa Shimizu, Chika Onozuka
con il supporto di Agency for Cultural Affairs (Government of Japan)
con il sostegno di The Japan Foundation
uno spettacolo della Compagnia Niwa Gekidan Penino
Spettacolo in giapponese con sovratitoli in italiano e inglese.
I sovratitoli includono informazioni per la facilitazione della comprensione per persone con disabilità uditive.
Per la prima volta in Italia, Kuro Tanino, uno dei più celebrati registi teatrali giapponesi contemporanei, presenta Fortress of Smile insieme alla sua compagnia Niwa Gekidan Penino. Il regista-drammaturgo apre uno spaccato voyeuristico su due piccoli e malconci appartamenti adiacenti in un villaggio costiero. Stanze e scenografie iperrealiste diventano il set di due storie parallele e intrecciate. Da una parte, alcuni vivaci pescatori si incontrano ogni giorno per bere e divertirsi; dall’altra, un’anziana signora – aiutata dal figlio e dalla nipote – fa i conti con la vecchiaia e la solitudine. Seguendo la routine immutabile di queste vite, gradualmente ci rendiamo conto che qualcosa sta cambiando. Uno spettacolo poetico e radicale sospeso tra umorismo e situazioni surreali.
Nato a Toyama nel 1976 (Giappone), Kuro Tanino guida la compagnia teatrale Niwa Gekidan Penino (“Teatro del Giardino Penino”) e ne è rappresentante, drammaturgo e regista. Ha fondato la compagnia nel 2000 mentre era studente di medicina. Tra i lavori recenti di Kuro Tanino figurano Chekov?! (2011), The Room, Nobody Knows (2012), Box in the Big Trunk (2013), Tanino to Dwarf-tachi ni yoru Kantor ni Sasageru Homage (2015), The Dark Master (2003, 2006, 2016) e altri. L’opera Avidya – The Dark Inn, presentata in anteprima nel 2015, ha vinto il 60° Premio Kunio Kishida per il teatro. Kuro Tanino ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio d’eccellenza del Festival delle Arti dell’Agenzia giapponese per gli Affari Culturali (2016) e il Premio Toyama per le arti e la cultura (2019).