Fusilli alla Puttanesca: pochi ingredienti per un piatto da leccarsi i baffi!
I Fusilli alla Puttanesca sono un primo piatto tipico della cucina partenopea. A Napoli sono conosciuti anche con il nome in dialetto “aulive e cchjapparielle” ovvero “olive e capperi”. È un piatto semplice da realizzare poiché per prepararlo sono necessari ben pochi ingredienti ma allo stesso tempo molto saporito. Nella versione classica con il sugo alla puttanesca si condiscono gli spaghetti ma i fusilli in questo caso sono una scelta strategica. La loro forma elicoidale infatti raccoglie e trattiene il sugo egregiamente così che ogni boccone è un piccolo concentrato di sapore. La ricetta del sugo alla puttanesca che vi propongo è quella tradizionale campana ma esiste anche una versione laziale che vede il sugo insaporito con filetti di acciughe sotto sale.
Riguardo l’origine del singolare nome di questo piatto esistono viarie teorie e leggende. Alcune di queste ci riconducono all’inizio del secolo ed in particolare ad una vecchia casa di appuntamenti nei “Quartieri Spagnoli” (una zona del centro storico di Napoli sorta nel XVI° secolo per accogliere le guarnigioni militari spagnole) dove sembra che, considerata la velocità della preparazione e gli ingredienti facilmente reperibili, il proprietario li preparasse per rifocillare i suoi ospiti.
Altri racconti sull’origine del nome invece ci riportano all’isola d’Ischia. Qui pare che un certo architetto Sandro Petti, (nipote del famoso pittore napoletano di nascita Eduardo Colucci) improvvisò questa ricetta ai fornelli del suo ristorante “Rancio Fellone”. Utilizzò gli unici ingredienti rimasti in cucina per amici che si presentarono affamati a chiusura ristorante. Si racconta che il Petti preoccupato chiese: Cosa vi preparo? Ho finito tutto in cucina”. Gli amici risposero: “Preparaci una puttanata qualsiasi!”…da qui il nome. Ad ogni buon conto qualsiasi sia la vera origine del nome attribuito a questo sugo, vale la pena provarlo!
Giovanna De Sangro