Sicuramente questo nome non vi è nuovo: da due anni a questa parte, infatti, il trapper più ascoltato d’Italia accompagna l’estate di ognuno di noi con tormentoni destinati a lasciare il segno nella storia della musica italiana. Ritmo,eleganza, musicalità sono solo alcune delle caratteristiche delle canzoni dell’artista milanese che puntualmente si inserisce perfettamente nel contesto culturale corrente.
Canzoni come “Cara Italia” in un clima di tensione politico risultano provocatorie e di denuncia, riscontrando il successo di numerosi ascoltatori. L’anticonformismo pacato di Ghali è diventato una chiave del personaggio volto a modificare la concezione che hanno i suoi usufruitori della musica che rilascia.
Nel giro di tre anni, infatti Ghali ha saputo costruire un immagine basata su cliché, ironia e sarcasmo, elementi indispensabili per fare di un semplice musicista un’artista.
In un periodo relativamente florido per la musica,la valenza di un artista va lentamente scemando per fare spazio alle nuove promesse. Non è più la bravura a rendete un musicista valido, ma la notorietà che conquista nel breve tempo di cui è disposto.
In breve, non è la valenza ma le visualizzazioni che fanno di te un artista al giorno d oggi.
Per questo motivo, credo che. cantanti come Ghali, che sfruttano il traino mediatico di una moda per poter ottenere visibilità e credibilità agli occhi di un pubblico esigente, siano da lodare.
D’altronde basti pensare che artisti come Luca e Paolo siamo emersi tramite” alla consolle Mimmo Amerelli”