Non è un momento semplice per il Napoli, ed il pareggio esterno in Champions League contro il Genk non aiuta certo a rasserenare l’ambiente, preoccupato dal ritardo di 6 punti dalla capolista Inter e dalle incertezze mostrate dagli azzurri nelle ultime due settimane.
La sosta sembra capitare al momento giusto per ricaricare le batterie, ma prima c’è l’occasione di accorciare le distanze dalla vetta, visto che nel weekend di Serie A è in programma la sfida tra Inter e Juventus, entrambe davanti al Napoli in classifica.
Il compito degli azzurri non sarà certo agevole, visto che servirà vincere a Torino contro i granata (reduci dalla rocambolesca sconfitta di Parma) nel match in programma domenica prossima alle ore 18.
Il Napoli arriva a questa sfida con il conforto di una tradizione recente piuttosto favorevole, frutto di ben sei vittorie ottenute nelle ultime sette trasferte sul campo del Toro: unica eccezione l’1-0 per i granata del 1 Marzo 2015, firmato da Glik con un colpo di testa su corner causato da uno svarione di Koulibaly.
In ben due di queste sei vittorie il Napoli è riuscito a rifilare addirittura una “manita” ai granata: il sabato di Pasqua del 2013 finì 5-3 per gli azzurri, con una doppietta del Matador Cavani e una sorprendente tripletta dell’ex di turno, Blerim Dzemaili.
Il 14 Maggio 2017 il risultato fu ancora più rotondo: 5-0 con i gol di Callejon (doppietta) Mertens, Insigne e Zielinski.
La prima vittoria del Napoli a Torino risale addirittura al 1933, e l’1-0 del 23 Aprile porta la firma d’autore di Attila Sallustro, centravanti azzurro dal 1926, anno di fondazione del club, fino al 1937.
Di fondamentale importanza per la conquista del primo scudetto azzurro fu l’1-0 del 22 Febbraio 1987, suggellato nel finale da Giordano con una difficile girata al volo di sinistro: il successo all’allora “Comunale” (oggi “Stadio Olimpico Grande Torino”) permise al Napoli di allungare sull’Inter seconda in classifica.
I 65 precedenti complessivi a Torino sorridono però ai granata, che si sono imposti 24 volte a fronte del 18 successi azzurri; 23 i pareggi, ma il segno “X” in Serie A manca dallo 0-0 del 5 Novembre 1995, quando sulla panchina del Napoli sedeva Vujadin Boskov.
Restando in tema di panchine, su quella del Toro ci sarà il grande ex di giornata, ovvero Walter Mazzarri, assoluto protagonista della scalata del Napoli di Aurelio de Laurentiis ai vertici del calcio italiano.
Il tecnico livornese subentrò a Donadoni proprio 10 anni fa, il 6 Ottobre 2009, e nei successivi 3 anni e mezzo ha ottenuto risultati eccellenti, tra i quali un secondo posto nel 2013 ed una coppa italia nel 2012, riportando tra l’altro il Napoli nell’olimpo della Champions League dopo 21 anni di assenza.
Mazzarri potrà guidare i suoi da bordo campo dopo l’annullamento della squalifica rimediata a Parma, mentre non ci sarà tra gli azzurri per infortunio l’ex granata Nikola Maksimovic; molto probabilmente invece vedremo in campo nel Torino Simone Verdi, trasferitosi all’ombra della Mole dal Napoli proprio negli ultimissimi istanti del calciomercato estivo.
Verdi ha segnato uno dei suoi 4 gol della sua unica e sfortunata stagione napoletana proprio nell’ultima sfida giocata a Torino, ovvero la vittoria degli azzurri per 3-1 del 23 Settembre 2018.
Ultima e speriamo benaugurante curiosità: fu proprio a Torino in un altro 3-1 rifilato ai granata, quello del 16 Dicembre 2017, che Marek Hamsik segnò il gol n. 115 in maglia azzurra eguagliando il record di Maradona.
Chissà che analoga sorte non possa capitare a Dries Mertens domenica pomeriggio…