Oggi parliamo di un passeriforme nostrano appartenente alla famiglia delle cannaiole: il Cannareccione.
Il nome la dice lunga: infatti è diffuso in Africa, Asia ed Europa, ma solo presso i canneti che popolano le paludi.
Si tratta di un uccello di circa 20 cm dal piumaggio marrone, con il ventre chiaro.
Il canto è la sua caratteristica distintiva infatti, il maschio, canta sia di giorno che di notte instancabilmente emettendo un richiamo basso e secco per le femmine, ad intervalli regolari, tanto da sembrare un antifurto.
I nidi sono fatti di tami intrecciati e si appoggiano a coppa tra le canne. Le canne con la crescita sollevano il nido in alto sulla palude.
“Mamma” e “papà” Cannareccione si occupano della prole (circa 4,5 uova alla volta), due volte l’anno.
Si tratta di “parenti” dei passeriformi, prettamente insettivori, che possono anche nutrirsi di piccolissimi pesci che afferrano col lungo becco sfiorando l’acqua.