La domanda che ricorre più frequentemente in queste ore e che i social stanno postando è cosa succederà dopo il lockdown? Ciascuno di noi cosa desiderera’ fare prima di tutto al termine di questa quarantena forzata? Le risposte immaginabili sono le più variegate…da quelle meno pretenziose dettate da bisogni semplici quale una passeggiata vicino al mare…un giro in bici…una serata al cinema o al teatro…una domenica a messa…una cena con amici…una visita ai propri affetti con il tanto desiderato abbraccio a quelle piu ambiziose come un viaggio caraibico o una scalata sull’Himalaya o uno slalom a Courmayeur o un safari africano se non un “fuoriporta” nel deserto.
Sta di fatto che l’incertezza di oggi e di parte del nostro piu prossimo domani ci colpisce tutti e ci lascia in attesa di un cambiamento o di un semplice ritorno alla normalità che ora sembra quasi straordinaria!
Se è vero che ognuno di noi in questi giorni dà molto più valore alle cose semplici e agli affetti importanti…la reazione che dovremmo avere con lo sblocco del lockdown dovrebbe essere quasi scontata….e, invece, se guardiamo ai nostri amici orientali assistiamo ad una vera sorpresa nella reazione avuta rispetto a quella attesa.
Gli economisti la chiamano “revenge spending” o “revenge shopping” ovvero “spendere per vendetta” contro il virus e l’isolamento forzato conseguente, fenomeno, peraltro, studiato e nato proprio in Cina quando negli anni 80 con la rivoluzione culturale (e in piccola parte dopo la Sars) i cinesi si sono lasciati andare ad una bulimica voglia di acquisti di prodotti di tutti i generi.
Il lockdown cinese è terminato prima che nel resto del mondo e come prima reazione alla fine della “clausura costretta” si sono scaraventati non sugli affetti, sui sentimenti, sulla bellezza della vita com’era prevedibile e auspicabile ma sulla velleità dei consumi: beni di lusso…viaggi…ristoranti….intrattenimento…in particolare sono stati bersaglio di acquisti incontenibili gioielleria e grandi ateliere francesi uno dei quali ha incassato in un solo giorno quasi 3 milioni di dollari!
In Italia non é facile immaginare il futuro…anche perché la paura di una dilagante disoccupazione causata dal Covid rendono gli economisti molto pessimisti a proposito.
Nulla toglie, però, che anche qui nelle diverse fasi che si sussegueranno possa avvenire una vera e propria voglia incontrollata di fare acquisti…di andare al ristorante…di fare viaggi in giro per la nostra bella Penisola…con l’approssimarsi dell’estate e il desiderio dell’immancabile pennichella… una spinta in su dell’economia che sorprenderebbe i mercati.
Nella nostra Bella Italia, segnata ancora nel vivo da questa Pandemia, basterebbe avere anche una vendetta diversa non velleitaria e motivata da spinte emotive e compulsive….
Suggerirei una nuova “Revenge existing” ovvero “un esistere per vendetta” tornare a vivere appieno godendoci i nostri panorami, il nostro clima e le nostre bellezze culturali e naturalistiche, dando definitivamente scacco matto al cattivo Re del virus coronato!