È da un po’ di tempo che affrontiamo le problematiche che il cambiamento climatico ed il surriscaldamento globale creato dall’uomo conseguono su flora e fauna. Ebbene un articolo pubblicato su The Conversation pochi giorni fa ha elencato alcune specie marine che stanno letteralmente “traslocando” in cerca di un clima più idoneo.
L’oceano, infatti, ha assorbito il calore accumulato dalla CO2 e dai gas serra pertanto le temperature oceaniche stanno innalzandosi notevolmente, di quasi 3°; ovviamente a questo si aggiungono i venti e le correnti calde come El Niño.
La maggior parte delle specie marine sono legate ad un clima abbastanza specifico, in particolare, in Australia più di 200 specie stanno spostandosi dal luogo di origine.
Ecco elencate, secondo sempre l’articolo della rivista, alcune specie con i relativi spostamenti:
-Zanculus cornutus (idolo moresco) dall’Australia settentrionale, oggi di trova fino a New South Wales, proprio come il corallo Acropora florida.
-Porcillopora aliciae (corallo ramificato) da New South Wales è arrivato fino a Sidney.
– Sagmariasus verreauxi (Aragosta orientale) da New South Wales si è spinta persino in Australia Meridionale.
– Octopus tetricus (Polpo cupo)da New South Wales è giunto in Tasmania.
– Triaenodon obesus (Squalo pinna bianca) si è diffuso dall’Australia settentrionale a sud di K’gari.
– Dugong dugon (Dugonghi), coloro che originarono le leggende sulle sirene, dall’Australia settentrionale è possibile trovarne fino a Shark Bay e Tweed River nel New South Wales.
– Lutjanus sebae (l’Imperatore rosso), come tanti altri pesci d’acqua calda, sempre dall’Australia settentrionale si sono spostati molto più a sud.
– Centrostephanus rodgersii (Riccio di mare dalla spina lunga) da New South Wales e Victoria lo troviamo anche in Tasmania.
Questa lista è approssimativa e limitata solo ad alcune specie rispetto alla vastità coinvolte nello spostamento alla ricerca di un clima accettabile.