Torna in scena al Piccolo Bellini il lavoro più iconico di Vùccirìa Teatro, amatissimo da pubblico e critica nonché premiato nell’ambito de I Teatri del Sacro 2017. La storia, ambientata in un paesino dell’ancestrale Sicilia del 1940, racconta di Concetta, ragazza silenziosa e innocente, che viene barattata dal padre caduto in disgrazia con una capra gravida e affidata a Donna Anna, tenutaria del bordello del paese. Concetta è estranea ai piaceri della carne e a qualunque “adulta” concezione della vita, pertanto, non oppone nessuna resistenza.
Del resto nessuno le ha mai spiegato cosa voglia dire fare l’amore, nonostante quella parola le piaccia già. Ben presto la fama della “nuova arrivata” raggiunge tutto il paese: ma nessuno sa di preciso quali piaceri regali agli uomini per farli impazzire così tanto. Scopriamo che malgrado tutti millantino di mirabolanti prestazioni, dentro la stanza del bordello, nessuno di loro l’ha mai toccata. Concetta, infatti, è vergine. Ha il dono di “sentire” l’anima dei suoi clienti; rendendo possibile la loro fragilità nascosta. Dona loro quello che nessuno sa dargli…
Lo spettacolo racconta quale terremoto possa generare l’incontro tra spiritualità e carnalità sul piano della collettività in un microcosmo siciliano fatto di omertà violenza e presunzione, e non è un caso che Joele Anstasi abbia scelto di ambientarlo negli anni ’40, decennio di grandi avvenimenti e cambiamenti, spartiacque essenziale nella storia dell’umanità.
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