Si è svolta ieri, giovedì 21 maggio, al bistrot letterario del teatro Mercadante il Caffè&Libri, la presentazione del primo romanzo di Rosaria Rizzo, Immobili ombre, edito dalla Casa editrice Homo Scrivens.
Ispirato ad una storia vera, il libro narra di Maria, cinquantenne granitica nei sentimenti e madre single di Sara, unico legame profondo della sua vita, che riceve la telefonata del professor Menna, che le chiede di tornare nel suo paese d’origine. In una masseria in campagna, vecchia proprietà di suo nonno, è stata infatti ritrovata, nascosta tra i rovi e le radici di un albero d’ulivo, una tomba in stato di abbandono. L’identità della salma è sconosciuta: c’è solo un nome, Nina, e una data, 1941. Nel viaggio che cambierà la sua vita, Maria sarà accompagnata da personaggi straordinari e pittoreschi come Girolamo l’idiota; il Podestà e sua moglie Donna Isabella, il parroco, Mamara la santona e la famiglia Mogavero, e altre ombre di un passato ignoto. Sullo sfondo un paese in ombra, sospeso tra il vuoto e l’oblio: fuori nulla è mutato, è dentro che tutto accade.
Rosaria Rizzo è nata nel 1966 a Napoli, dove vive. Nel 1990 appare nel film La Cosa di Nanni Moretti. Ha collaborato con Sensibili alle Foglie alla collana Cartabelli (1992-1993) e alla ricerca documentaria per il Progetto Memoria La mappa perduta (1994). Ha partecipato a diversi volumi fra cui Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0 (Homo Scrivens 2012), Dei trenta e più modi di perdere l’ombrello (Homo Scrivens 2013), Napoli in cento parole (Giulio Perrone 2014).