Cresce il numero di utenti che hanno subito un attacco da parte di software malevoli per la produzione, a loro insaputa, di criptovalute come i Bitcoin. L’impennata di questi virus che sta diventando addirittura più invadente dei ‘ransomware‘, malaware che prende letteralmente in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto ai proprietari.
Kaspersky Lab afferma che “Il numero di utenti che ha subito un attacco da parte di software malevoli per la produzione, “mining”, di criptovalute è cresciuto, passando da 1,9 a 2,7 milioni in un solo anno (+44,5%). Le statistiche degli ultimi 24 mesi mostrano che è sempre più concentrato su Paesi con mercati emergenti”.
I software che si ‘attaccano’ a pc e smartphone e sfruttano la loro potenza di calcolo per produrre le valute digitali all’insaputa degli utenti si chiamano cryptominer, l’azione di attacco cryptojacking.