Un nome, una garanzia.
A Napoli basta dire: “da Poppella”, e tutti capiscono.
Ci sono nomi che racchiudono un significato chiaro ed univoco senza bisogno di altro. Poppella è uno di questi. E per chi non lo sapesse vi racconto questa cosa: Lo storico marchio Poppella nasce a Napoli, nel lontano 1920, dalla fusione di due nomi: Papele (Raffaele) e Puppnella (Giuseppina), ovvero Raffaele Scognamillo e sua moglie Giuseppina Evangelista, che, proprio in quegli anni, avevano iniziato l’attività di panificatori nel popolare Rione Sanità.
D’altronde più di 100 anni di lavoro e dedizione non sono da tutti. La pasticcera Poppella è patrimonio campano e vanto per noi napoletani. Un marchio storico che si tramanda da padre in figlio.
E la folla festante (e forse anche affamata) che ha affettuosamente travolto l’ inaugurazione di sabato 8 giugno 2024 non si è fatta attendere, Poppella è anche un progetto sociale per il popolo. Il locale è ubicato nel quartiere Sanità, zona rivalutata ma ancora pregna di pregiudizi. Un punto di riferimento per noi e per i turisti e che fa girare l’economia. Il nuovo locale completamente rinnovato è elegante e raffinato, colori pastello che creano un’atmosfera piacevole rilassante. Un angolo bar per gli apertivi e uno spazio per la colazione del mattino.
E poi ci sono loro: i dolci. I protagonisti indiscussi della festa.
E chi può resistere ai fiocchi di neve? “Nisciun”.
Ma non solo, il bancone dolci è una vetrina colorata di delizie da gustare.
La pasticceria di tradizione napoletana sposa le tecniche delle golosità moderne.
All’ inaugurazione erano presenti eccellenze napoletane come “afigliadomarenaro” e ospiti vip come Ludo Brusco e direttamente dall’ isola dei famosi Peppe Di Napoli.
Riesco tra la folla a fare due domande al padrone di casa, il Maestro Ciro:
Com’è cambiato in Poppella in questi anni, soprattutto nel passaggio da tuo padre a te?
È cambiato e si è evoluto tanto grazie a Napoli al quartiere Sanità, e al mondo, perché mi amano e vogliono “Poppella”
L’ultima volta che ci siamo visti mi parlasti di questo progetto di rinnovo appena realizzato, e mi dicesti che sarebbe stato una novità “ fuori dalle regole”, che intendevi?
Si, di aprire questo locale lussuoso, per dare lustro al quartiere sanità, un quartiere che merita cose belle . Purtroppo se ne parla sempre male, ora c’è un motivo per parlarne bene, e devo ringraziare tutti a partire dai miei colleghi e collaboratori.
Tutte le foto del servizio sono di Ph ALESSANDRO GATTO