Patty Bladell (Debby Ryan) è un’adolescente obesa presa di mira dai bulli della sua scuola. In seguito ad uno scontro con un senzatetto, si rompe una mandibola ed è costretta a cibarsi con frullati e altri liquidi per un paio di mesi, tempo in cui dimagrisce e diventa la tipica “reginetta” della scuola. Questo cambiamento, però, mette in evidenza il suo brutto carattere, reso meno umile dal suo diventare “bella fuori”. Si allontana così dalla sua migliore amica Nanny, confusa sulla sua identità sessuale.
Protagonista indiscusso della serie è Bob (Dallas Roberts), avvocato e mentore di concorsi di bellezza, precipitato nel baratro a causa di una falsa accusa di molestie sessuali ai danni di una sua protetta, la cui madre in realtà vuole solo vendicarsi. Bob, colpito dal cambiamento di Patty, la prende come cliente per farle vincere il premio di reginetta di bellezza. La trama si sviluppa sulle vicende personali e parallele dei due personaggi: Patty che cerca il suo riscatto nei confronti di una società superficiale che l’ha sempre presa in giro (diventando però carnefice e vittima allo stesso tempo di quegli stereotipi tanto criticati); Bob che vuole tornare in vetta ed essere il miglior preparatore di concorsi di bellezza.
Una pioggia di recensioni negative su questa serie tv che si preannunciava sensazionale e ricca di aspettative, non foss’altro perché la sua creatrice è Lauren Gussis (Dexter). La stessa Lauren aveva promesso qualcosa di strepitoso e fuori dagli schemi e il bombardamento mediatico ha creato un’attesa che si è rivelata poi una delusione. Il problema più grande è che i personaggi non subiscono un’evoluzione, non imparano dai propri errori, si macchiano di cattiverie gratuite e lo humor non è così forte da demolire i “miti” sulla popolarità americana di cui rimane vittima la serie. Le intenzioni sono buone: trattare temi come il bullismo, i disturbi alimentari, l’adolescenza, la perdita dei valori. Il risultato è un po’ goffo, tanto da portare “Rolling Stones” a definirla “la peggior serie di Netflix”. Bisogna considerarla semplicemente una serie goliardica e senza pretese: un ottimo passatempo, rilassante, che, di tanto in tanto, porta a riflettere.