I telefilm americani accompagnano le nostre vite e le rallegrano.
Da ragazzino, dopo i compiti o prima di cena, senza internet o altro, orientavo le mie attività in funzione di alcuni programmi televisivi. Ogni generazione ha i propri miti catodici, per me erano i Robinson e Otto sotto un tetto.
Telefilm divertenti, leggeri e spensierati.
Passano gli anni, cresciamo, ma i protagonisti di queste serie restano bloccati in televisione a ripetere infinite volte sempre le stesse azioni.
“Rudy” dei Robinson, la figlia minore del dottor Robinson oggi è madre, ha la sua vita, ma per me resterà sempre Rudy, la bambina con le treccine. Capite cosa intendo?
Oggi vi racconto la storia tragica di un‘altra bella bambina diventata famosa con un altro show. Jaimee Foxworth la piccola protagonista di Otto sotto un tetto, nel ruolo di Judy Winslow è la protagonista della nuova favola nera di oggi.
Jaimee è una bellissima bambina, talmente bella che i genitori la spingono a fare provini su provini per entrare nel mondo della tv. Ci riesce inizialmente con piccole parti, poi la fortuna gira e Jaimee viene presa in una serie tv importante; Family Matters (tradotta da noi: Otto sotto un tetto). La serie va alla grande e la piccola ci lavora per 70 episodi, è ancora minorenne e i genitori, avidi ed arrivisti, come ha poi raccontato lei, cercano di sfruttare in ogni modo il suo successo. E’difficile gestire un successo tanto grande e la madre manager non la aiuta, accecata dal denaro inizia a tempestare la produzione del telefilm con richieste di ingaggi sempre più esosi. La ragazzina intanto sul set è tesa, dimentica le battute, questo non fa che peggiorare le cose ed alla fine del 1993 viene fatta fuori dal cast.
Da cento a zero, è un colpo violentissimo per Jaimee e per la ragazza inizia un periodo nerissimo.
Jaimee cade in una forte depressione che la porterà ad abusare di alcol e droghe. Lei e la sua famiglia lasciano la casa di Los Angeles e si trasferiscono in una piccola abitazione più modesta, non avendo altre entrate economiche.
I ricoveri sono continui, la salute della ragazza è precarie e lei è fuori controllo.
A 19 anni, dipendente dall’alcol decide di fare una scelta estrema e nel tentativo di fare soldi si butta nel porno.
Con il nomignolo di CRAVE, Jaimee gira sei film porno, filmetti senza una trama, insulsi a suo dire anche violenti, sul set lei era sempre “fatta” e i soldi erano pochi, racconterà dopo che non vedeva altra via per risollevarsi e per sentirsi ancora “STAR”.
I film che ha girato come pornostar sono stati pubblicizzati sfruttando la sua immagine di bambina prodigio passata al porno. La ragazza si macchia della lettera scarlatta e la sua carriera finisce del tutto, ormai è etichettata come “la bambina del porno”. Tempo fa è stata fatta una reunion del cast del telefilm a cui lei non è stata invitata. L’America puritana non perdona nonostante lei con il tempo si sia rimessa in sesto ed abbia fatto “mea culpa” sulle sue scelte.
Oggi Jaimee ha quasi 40 anni, è madre, ha seguito un processo di disintossicazione e fa un lavoro normale…
Rinnega “Crave” il suo alter ego, con tutta se stessa!