Bando alle scaramanzie: la vittoria sull’Atalanta, netta ben oltre il due a zero maturato (e, volendo, la sconfitta dell’Inter a La Spezia) ha certificato, se ancora ce ne fosse bisogno, che questo campionato ha un solo padrone. I partenopei di mister Spalletti hanno messo in campo la consueta qualità abbinata ad una voglia di portare a casa i tre punti che hanno permesso di rimettersi a piu’ 18 sull’inseguitrice (?) piu’ prossima, l’Inter, e iniziare a contare le giornate che mancano alla matematica conquista del terzo tricolore della storia del ciuccio.
Privo di Lozano e, all’ultimo momento, di Meret, il Napoli ha di fatto dominato la gara, costringendo la Dea a difendersi ad oltranza senza riuscire mai ad impensierire l’esordiente Gollini, ben protetto dai soliti, insuperabili, Kim e Rrahmani.
Il piu’ pericoloso, nella prima frazione, è Politano che per due volte impegna Musso a terra. La manovra azzurra è fluida, il pressing costante, manca solola giocata risolutiva.
Nella ripresa il gioco degli azzurri prende sempre piu’ quota e gli orobici arretrano sempre di piu’: salgono in cattedra Lobotka e Anguissa, Kvara è un incubo costante per la retroguardia dei nerazzurri, Osimhen sfiora per due volte la rete, sempre servito da Politano, prima con una rovesciata bloccata da Musso e poi con un colpo di testa fuori di un niente.
Il gol è nell’aria e arriva grazia ad una magia di Kvara: ennesimo recupero palla di Zambo, Osimhen porta palla e vede l’accorrente Kvara; il georgiano punta la difesa orobica, una tripla finta a mandare al bar tre difensori e botta violentissima sotto la traversa. Il Maradona esplode!!
L’Atalanta prova a mettere il naso fuori dalla sua metà campo ma fa solo il solletico all’attentissimo Gollini.
A chiudere la gara ci pensa Rrahmani di testa, su angolo di Elmas.
E’ il delirio, lo stadio inneggia allo scudetto come mai in passato: le ultime schermaglie della gara riconsegnano un Napoli che serenamente porta a termine la contesa senza ulteriori rischi, confermando ancora una volta la propria forza e serenità.
Una vittoria, dunque, che è anche buon viatico in vista della gara di ritorno contro l’Eintracht, caratterizzata dalle polemiche per il, giusto a parere di chi scrive, divieto di vendita di biglietti del settore ospiti, visti i precedenti e il tam tam della rete circa presunti scontri già previsti in associazione con tifosi, se così li si vuol chiamare, di altre squadre.