Vava è stata la nostra “folle” intervistatrice durante il Fantasy Day 2017, evento che ha visto Senzalinea ha seguito come media partner ufficiale. Impariamo a conoscerla megli in questa intervista che ci ha rilasciato in esclusiva:
Cominciamo subito con le resentazioni: parlaci un pò di te!
Il mio nome è Valeria, ma preferisco essere chiamata Vava (soprannome datomi da un’amica al primo anno di liceo), infatti da qui deriva il mio nome “d’arte”, se così vogliamo definirlo, “Vava Boh”. Ho 18 anni e ho terminato da poco il liceo scientifico. Al momento sto aspettando che pubblichino la graduatoria della facoltà delle professioni sanitarie sperando di essere entrata a logopedia. Mentre aspetto non me ne sto con le mani in mano. Studio danza classica e contemporanea da quando avevo 3 anni e basso da quasi 3 anni. Vivo in un piccolissimo paesino in provincia di Caserta, Casaluce. È piccolissimo si, ma abbiamo anche un castello dove da piccola prendevo parte a rappresentazioni e rievocazioni medievali con i miei genitori. Si può dire che questa esperienza sia stata la base del mio percorso da cosplayer.
Cosa ti ha avvicinato al mondo cosplay?
Al mondo del cosplay vero e proprio mi sono avvicinata circa due anni fa, quasi per gioco. Si avvicinava il Comicon, sarebbe stato il terzo a cui partecipavo e volevo divertirmi un po’. Così subito ho pensato al personaggio che più adoravo nel mondo dei fumetti e subito ho pensato ad Harley Quinn. Ho messo insieme un paio di pantaloncini rossi e blu, calze a rete e la maglia prestatami da un’amica che l’aveva già fatta al Lucca Comics. La mia migliore amica mi ha accompagnata nel percorso da cosplayer.
Si può dire che siamo nate insieme. Mentre io mi preparavo per Harley, lei si bruciava con la colla a caldo per incollare foglie sul body per Poison Ivy. Ma qualche problemino c’è stato. Le nostre parrucche non arrivarono e ci siamo ritrovate il giorno prima della fiera senza. Ci arrangiammo con delle parrucche orribili prese dai cinesi (che salvano sempre la vita di ogni cosplayer) e ci siamo arrangiate. In fiera non eravamo sole. Giorni prima entrammo in un gruppo di cosplayer DC e oggi quel gruppo è la nostra cosplay-family nonchè compagni di cella ad Arkham.
So che sei molto legato al personaggio di Harley Quinn della DC Comics, quante versioni di Harley hai realizzato?
Ho realizzato 4 versioni di Harley (anche se le prime due non erano proprio bellissime): La Harley di Suicide Squad, la Harley della scena nel club di Suicide Squad, la Harley classica della serie animata e la Harley bombshell.
A quale versione sei più legata e perchè?
Sono molto legata alla versione classica di Harley perchè da piccola guardavo la serie animata e la vedevo sempre così entusiasta di tutto, così divertente, simpatica e sempre allegra nonostante i maltrattamenti di Joker e mi metteva sempre di buon umore. E poi diciamocelo: siamo pazze allo stesso modo!
Hai realizzato altri il cosplay oltre Harley?
Ho realizzato solo due cosplay che non fossero Harley, Joker e il Cappellaio Matto ma la lista di cosplay da fare è molto lunga e sono ancora giovane. In compenso mi diletto con il make-up e ho realizzato un paio di make-up ispirati a personaggi DC, come ad esempio Two Face.
Hai un “dream cosplay”?
Se ho un “dream cosplay”? Ovviamente! Ma non è della mia amata DC, bensì è targata Marvel ed è Pepper Potts. L’armatura è molto complessa e voglio fare un buon lavoro. Non se ne trovano molte in giro, ad esempio in Italia non ne ho mai viste.
In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?
Non mi vedo assolutamente in nessun personaggio di Overwatch a causa di differenze fisiche tra me e i personaggi femminili del gioco. Perché creare personaggi femminili sempre prosperosi sia dal lato A che dal lato B?! Prima o poi metterò su un gruppo di cosplayer piatte come me e protesterò.
Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?
Il cosplay per me è una passione. Chi non vorrebbe trasformare in un lavoro una propria passione? Quindi si, per me è giusto, anche perché c’è l’impiego di tempo, fatica e soldi nel cosplay quindi se il lavoro viene apprezzato perché non guadagnarci?
Cosa pensi del crossplay e del gender bender?
Sono totalmente a favore di entrambi. Io stessa ho fatto una versione femminile di Joker e del Cappellaio Matto e ho in cantiere un paio di crossplay.
Parlarci della tua passione per il bodypainting
La mia passione per il body painting (e per il make-up in generale) è nata da poco. Lo faccio per divertirmi, per dare sfogo alla mia immaginazione e soprattutto mi rilassa. Quando sono molto stressata mi prendo una mattinata per me, mi chiudo in bagno con un po’ di musica e mi dipingo. Ultimamente sta diventando anche un lavoro, di cui non posso ancora dire nulla.
Essendo autodidatta, nel caso quest’anno non riuscissi ad entrare all’università, stavo pensando di partecipare ad un corso di make-up per affinare sia le conoscenze che la tecnica in quanto al momento è molto barbara. Se devo fare ad esempio una linea di eye-liner, non utilizzo la tecnica che può utilizzare una make-up artist professionista, ad esempio, ma la faccio a modo mio, che può essere sbagliato, si, ma il risultato è quello.
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Da cosplayer ho preso parte a poche fiere. Esattamente due Comicon e un Fantaexpo. Inoltre andai alla prima di Suicide Squad in cosplay e fu esilarante quando fui fermata dalla sicurezza perché avevo una mazza da baseball. Ops..
Com’è andato l’ultimo Comicon?
L’ultimo Comicon è stato bellissimo. Mi sono divertita tantissimo ad interpretare la mia adorata Harley classica. Inoltre essendo con il gruppo il divertimento è stato doppio. Giocavamo, facevamo scenette, urlavamo… cioè, io urlavo per tutta la fiera dando fastidio alle persone. Una scena che non dimenticherò mai di questo Comicon l’ho vissuta mentre ero con il gruppo sotto il porticato del teatro a pranzare. Si avvicina al nostro Flash un bambino piccolo vestito anche lui da Flash. Lo guarda e lo abbraccia dicendogli “ciao fratellino”. In quel momento mi si è sciolto il cuore. Abbiamo giocato un po’ con lui, finché il padre non se l’è ripreso per continuare il giro della fiera. Quando incontro dei bambini in fiera che mi chiedono una foto o vestiti come me non posso fare a meno di recitare ancora di più il personaggio e giocare con loro. È sempre bello vedere la gioia e il divertimento nei loro occhi e nei loro sorrisi.
Hai qualche consiglio da dare agli organizzatori per la prossima edizione?
Innanzitutto mi piacerebbe che abolissero quei dannati braccialetti fluorescenti che mettono ogni volta al controllo armi. Sono estremamente antiestetici, soprattutto durante le foto. Se proprio dovete metterli, usateli trasparenti o magari da tenere in tasca o in borsa in modo che se ci sono problemi durante la fiera lo si tira fuori altrimenti si possono fare tranquillamente foto senza preoccuparsi del braccialetto arancione che spunta fuori. Poi ci sarebbe la riduzione per i cosplayer. C’è al Romics, perché non può esserci pure al Comicon? E ultimo ma non ultimo degli spogliatoi vicino all’entrata. Vorrei godermi la fiera dall’inizio e non perdermi per un’ora per trovare gli spogliatoi!
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Per i prossimi cosplay dico solo HARLEY. Ho ancora un paio di versioni che vorrei realizzare e poi ho altri progetti che non rivelerò. Piccoli segreti. Mentre per le prossime fiere non uscirò dalla Campania, quindi sicuro Cavacon e Comicon 2018.