“Era nato per ballare; per le stradine assolate di Walnut Creek (cittadina che si trova nella East Bay regione della San Francisco Bay Area), il suo show lo viveva ogni giorno”.
Così Sue, madre di Gabriel Trupin descrive suo figlio: un ballerino nato. Di origini afroamericane aveva il ritmo nelle vene. E questo deve aver notato la difficile Madonna che lo scelse per il corpo di ballo del tour Blond Ambition 1990.
La cittadina californiana era troppo stretta per contenere il talento vulcanico del ragazzo, lo sapeva lui ed anche sua madre. Giovanissimo la madre lo iscrisse alla School of the Arts a San Francisco.
Il giovane alla fine del 1989 fece il provino davanti a Madonna e fu subito scelto. “un talento naturale, dovevo averlo nel mio tour” dirà lei alla morte del giovane.
Gabriel e i suoi colleghi grazie a Madonna divennero delle star internazionali.
All’epoca aveva appena compiuto 21 anni.
Inizia il sogno di Gabriel e degli altri suoi colleghi. Il tour farà 57 tappe in tutto il pianeta, e sappiamo che quando si parla di Madonna nulla passa inosservato. Madonna è un vortice e travolge tutto quello che tocca, nel bene e nel male. Nel film A letto con Madonna di Alek Keshishian Gabriel compare spesso con la cantante in atteggiamenti affettuosi, ma è normale, i suoi ballerini li tratta come figli, soprattutto davanti alle telecamere. Forse in molti si illusero che Madonna gli avesse dato accesso alla sua vita dorata, ma non fu così. Finito il tour i “ballerini di” salvo rare occasioni furono dimenticati dalla cantante.
Le storie dei ballerini del “dopo Madonna” sono state raccontate recentemente nel documentario Strike a Pose – Un film di Ester Gould, Reijer Zwaan del 2015. Nessuno è diventato una star e al giovane Gabriel è andata molto peggio.
Alla fine del tour uscì il suddetto film, dove venivano ripresi 24 ore su 24. Trupin all’epoca aveva una relazione con un altro ballerino di nome Salim, e i due furono ripresi mentre si baciavano. Siamo nel 1990 e certe immagini erano considerate ancora scioccanti. Tre ballerini: Oliver Crumes, Kevin Stea, e Gabriel Trupin fecero causa a Madonna per aver reso pubbliche le loro vite ed i loro particolari intimi creandogli (volontariamente) un forte esaurimento da stress. Ma, mettersi contro un colosso come Madonna fu una mossa sbagliata. Nell’ottobre 1994, dopo più di due anni di contenzioso, la causa è stata ritirata ed è stato raggiunto un accordo segreto.
Intanto Gabriel riuscì a lavorare in vari film come ballerino ed in vari spot commerciali, ma subito dopo la fine del tour gli fu diagnosticato di essere sieropositivo ed all’epoca non c’erano ancora le cure odierne. Non fece in tempo a fare nulla: era spacciato. Morì nel 1995 a soli 26 anni per complicazioni da AIDS.
La storia triste di una carriera e di una giovinezza spezzati da un male subdolo.
Il suo nome è inciso su pietra all’interno del National AIDS Memorial Grove, o “The Grove” che si trova presso il de Laveaga Dell nel Golden Gate Park orientale, a San Francisco, California.
Rest in peace