C’era una volta e ora non c’è più. No, non è una favola ma un’amara verità.
La storia inizia con: C’era una volta una funivia che collegava Fuorigrotta con Posillipo, il tutto in soli 6 minuti.
Per i suoi viaggi sospesi nel vuoto. Era soprannominata “un aereo belvedere“.
Fu inaugurata il 28 ottobre 1932 alla presenza del re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, e abbandonata nel 1961 per problemi legati alla sicurezza, con la sua chiusura si isolò completamente il quartiere posillipino.
La funivia era uno spettacolo.
I passeggeri che poteva portare di volta in volta erano solamente 20 ed ad attenderli al suo interno c’erano due addetti in livrea che gestivano le turnazioni.
Il progetto fu affidato a un giovanissimo Giulio De Luca, lo stesso che, cinquant’anni dopo, fu chiamato a costruire il Centro Direzionale di Napoli.
La funivia era lunga 1629 metri con un dislivello di 104 metri, due erano i piloni portanti, il primo da fuorigrotta a via Manzoni ed era lungo 684 metri, il secondo da via Manzoni a parco virgiliano era lungo 945 metri
L’orario in cui si poteva usufruire del servizio, era dalle 10 a mezzanotte, e le corse erano una ogni 20 minuti, con il prezzo di 3 lire per singola corsa e 5 per a/r, i bambini invece pagavano metà biglietto.
Oggi in ricordo di quell’opera futuristica sono rimasti solo i due piloni di sostegno.
Nel 2017 una cordata di imprenditori napoletani presentò un progetto per la riapertura della funivia, ma il progetto, a causa delle molte difficoltà dovute dal vento e dalla vicinanza dei palazzi costruiti quasi a ridosso dei piloni, è ancora in fase di studio.