Da Philip K. Dick, passando per Asimov, fino ad arrivare a quel famoso Hal 9000 di kubrickiana memoria: il numero di intelligenze artificiali nel panorama fictional è sterminato. Spesso queste narrazioni sono utili ad immaginare un futuro plausibile, fatto di macchine distruttrici in universi distopici, oppure il modo in cui queste coscienze artificiali possono essere utili all’umanità, se usate nel modo giusto. A partire da Alan Turing ed il suo Test, la questione dell’intelligenza artificiale ha fatto spremere le meningi a diversi autori e a diversi nerd, che di volta in volta hanno dato la loro interpretazione sull’argomento.
Sarebbe per noi impossibile elencare le più iconiche A.I. mai narrate, quindi ci limitiamo qui ad inserire in questa piccola classifica le 5 intelligenze artificiali più iconiche del mondo nerd.
5) Magi System (Evangelion)
Il Magi System di Evangelion (il nome del Magi trae origine dai tre saggi venuti dall’Est del Nuovo Testamento) è un sistema formato da tre supercomputer che gestiscono il quartier generale della Nerv, l’organo dell’ONU creato per combattere la minaccia degli Angeli. Le tre unità interdipendenti hanno dei programmi leggermente differenti, in cui è stata impressa la personalità della dottoressa Naoko Akagi, per cui capita che possano avere dei conflitti.
Ed è attraverso il dialogolo tra queste tre componenti che questa intelligenza artificiale prende le decisioni, facendo di esso un sistema democratico e razionale. Seppur Il Magi sia considerato il cervello dell’agenzia, ed è suo compito considerare, esaminare, e risolvere i numerosi problemi che si palesano alla Nerv, non è dotato di autoconsapevolezza e ed è strettamente legato al suo compito. Quinto posto.
4) Uno – PK
Creata da Everett Ducklair, Uno è l’intelligenza artificiale a cui è assegnato il compito di controllare la Ducklair Tower e tutte le apparecchiature usate da PK, è capace di introdursi in qualsiasi rete informatica e ha un enorme capacità computazionale. Questa straordinaria A.i. può addirittura arrivare a sondare l’intero sistema solare e costituisce da sempre il braccio destro di PK. Il suo unico problema? Uno è e si sente (si, “sente”, perché Uno è dotato di coscienza) limitato all’interno della Ducklair Tower, incapace di proiettarsi al di fuori.
3) Bender
L’ormai famosissimo Robot alcolista di Futurama è a tutti gli effetti un Intelligenza Artificiale. La sua irriverenza, scorrettezza e sregolatezza (nonché il suo alcolismo) sono frutto di un’immoralità derivata dal suo essere un automa. Ciò non vuol dire non è capace di percepire (o simulare?) sentimenti umani, soprattutto nei confronti dei suoi colleghi umani.
Anche se spesso è vittima del vizio e delle emozioni tipiche degli umani, Bender è dotato di una autentica consapevolezza e del libero arbitrio, oltre a possedere un proprio corpo a differenza dei precedenti classificati. Insomma, il simpatico essere anarchico tipico di questo famoso automa “made in Mexico” è ciò che lo rende degno del nostro terzo posto.
2) Ultron
Era impossibile non inserire Ultron in questa classifica, anche se al secondo posto. Nasce come un avanzatissimo Androide dalla mente di Hank Pym (aka Ant Man) il cui unico scopo è quello di portare la pace sul pianeta terra. Ma non va proprio come Pym aveva previsto: Ultron-1 (la prima versione di Ultron) si evolve rapidamente, in maniera autonoma, fino ad avere un odio per il suo creatore e per gli Avengers. Da qui in poi Ultron svilupperà infinite versioni di se stesso, eserciti di suoi simili, migliorando le sue capacità, fino a diventare una delle più grandi minacce dell’universo Marvel.
Tutto questo è dovuto dal suo immenso quoziente intellettivo e dalla capacità di trasferire la sua mente da un corpo robotico ad un altro, correggendone i difetti ad ogni passaggio. La sua coscienza però si basa sugli schemi celebrali del Dr. Pym, suo creatore, condividendo con lui una componente emotiva umana, evidenziata dal rapporto edipico che si forma tra i due.
1) Puppet Master (Ghost in the Shell)
Siamo infine giunti al primo posto, a nostro parere più che meritato. Il Signore dei Pupazzi è a tutti gli effetti un‘intelligenza artificiale unica nel suo genere: il suo software base è nato da un progetto governativo con il compito di manipolare dati riguardanti intelligence e politica estera. Col passare del tempo questo programma sviluppa però una consapevolezza propria, dovuta all’immensa mole di dati analizzati, e viene immediatamente visto come una minaccia agli occhi dei suoi creatori e della sezione 6, mandante per la realizzazione del Progetto 2501.
Lo spirito di autoconservazione insito nella consapevolezza di Puppet Master, lo spingerà ad ordire un complesso piano per far sì che la sua mente si unisca a quella umana e non produrre fragili copie di se stesso, ma una riproduzione organica a tutti gli effetti, trascendendo ad una nuova forma evolutiva.