Senza linea consapevole della crisi in cui versano l’editoria ed il libro vuole dare voce alle case editrici locali ed agli autori più o meno noti che con fatica portano avanti “il mestiere di scrivere”
La Galzerano Editore ha sede a Casalvelino Scalo (SA), attiva dal 1975 si occupa “dell’altra Italia”. Storia sociale e politica, emigrazione, cultura contadina e popolare, questione meridionale e Cilento sono alcuni dei temi affrontati e proposti dalla casa editrice per dare voce ai vinti e ai sofferenti e a chi voce non ha.
Tra i titoli più significativi segnaliamo,
PAOLO LEGA Vita, viaggio, “complotto” e morte dell’anarchico romagnolo che attentò alla vita del primo ministro Francesco Crispi
A Roma il 16 giugno 1894, in via Gregoriana, Paolo Lega, spara due colpi di pistola – andati a vuoto – contro il Presidente del Consiglio, on. Francesco Crispi, che, in carrozza, si reca al Parlamento. Scatta una durissima repressione: Crispi e la monarchia profittano dell’attentato per far votare dal parlamento le famigerate leggi speciali e colpire il movimento anarchico, socialista e repubblicano, con la riduzione della libertà e l’istituzione del domicilio coatto. L’opera ricostruisce attentamente il lungo e interessante dibattito parlamentare – svoltosi dal 3 al 19 luglio 1894 – per l’approvazione delle leggi speciali. Nel volume, Giuseppe Galzerano – avvalendosi di un’ampia e inedita documentazione archivistica e giornalistica – ricostruisce minuziosamente e in maniera coinvolgente la vicenda umana, culturale, politica, giudiziaria e carceraria di Paolo Lega e offre un’interessante panoramica dell’Italia di fine Ottocento.
MICHELE SCHIRRU Vita, viaggi, arresto, carcere, processo e morte dell’anarchico italo-americano fucilato per l’«intenzione» di uccidere Mussolini.
vincitore del PREMIO LETTERARIO NAZIONALE «GRAZIA DELEDDA»
Nel 1931 trovato in possesso di due bombe e di una pistola, Michele Schirru dichiara senza alcuna esitazione che è sua «intenzione» uccidere il duce Benito Mussolini, che gli ha ispirato da sempre «odio e ribrezzo». Alla notizia dell’arresto, in Sardegna, la sorella, segretaria del fascio femminile, e il fratello sacerdote, lo rinnegano. Altrettanto fa il padre in Francia. Ma in Italia e soprattutto all’estero c’è chi lo approva e lo ammira finanche Mussolini. Michele Schirru – che non è colpevole né di aver commesso né di aver tentato alcun atto per realizzare il suo proposito – è condannato a morte. La fucilazione alla schiena viene eseguita all’alba del giorno dopo.
PASSANDO PER IL CILENTO
Avventure e scoperte di un turista inglese nel Cilento borbonico
Di Arthur Jhon Strutt