“Uccise la fidanzata in preda a tempesta emotiva. Pena dimezzata”
“Uccide la moglie e i giudici dimezzano la pena: lo aveva illuso”
“Troppo brutta per essere violentata: assolti gli stupratori”
Ma di cosa stiamo parlando??? Non stiamo parlando di facinorosi commenti commenti scritti su chissà quale social, ma di sentenze, molto spesso emesse da donne che mortificano la dignità umana in generale e femminile in particolare.
Davvero ci sono giudici (e persone comuni) che accettano (ma pare ci siano delle smentite) la scusante della “tempesta emotiva” e dimezzano le pene agli assassini? E pur senza voler tirare in ballo il femminismo, si parla esclusivamente di vittime femminili in questi giorni. Vittime molto spesso mortificate anche pubblicamente, non solo su internet, ma nella vita “reale”. Gli ultimi fatti sono questi:
Corte di appello di Bologna, circa 10 giorni fa, non servono nomi, né tanto meno riferimenti alla nazionalità, perché non c’entrano un fico secco in queste situazioni: un uomo strangola a mani nude una donna dopo neanche un mese di frequentazione perché lei aveva deciso di allontanarlo per la sua gelosia morbosa (e ci aveva visto giusto, purtroppo); in primo grado gli vengono dati 30 anni, con l’aggravante dei futili motivi, in appello la pena viene ridotta a 16, in quanto da perizia psichiatrica è emerso che era agitato da una “soverchiante tempesta emotiva e passionale, dovuta a esperienze di vita poco felici”. Quindi, vediamo se ho capito: se ti è morto il pesce rosso, la prima fidanzatina ti ha abbandonato e insomma, sei un po’ sfigato, sei giustificato a far fuori una persona perché dopo un mese che vi frequentate cambia idea? Alzi la mano chi NON ha mai avuto qualche esperienza poco felice… Bene, tutti gli altri hanno il diritto di andare in giro ad ammazzare gente. E in un periodo storico dove certe “brutte idee” girano troppo facilmente su internet passa, quasi sempre, un messaggio sbagliato, quasi “deviato”.
Altro caso, freschissimo di stampa: uomo uccide l’ex moglie perché l’ha tradito; gli viene dimezzata la precedente pena in quanto al momento del delitto era in preda a una “tempesta di emozioni” e il suo stato d’animo era “umanamente comprensibile” a causa del comportamento poco corretto della donna, che lo aveva illuso sulla fine della sua relazione extraconiugale. In questo caso, lo stesso figlio della coppia e i familiari, si erano battuti affinché all’uomo venisse dato il massimo della pena, ma, anche in questa occasione, un giudice ha deciso diversamente, giustificando l’uccisione in base allo stato emotivo dell’assassino. Alzi la mano chi NON è mai stato tradito, da chiunque, uomo donna, amico, parente… bene, gli altri possono andare ad ammazzare chi gli ha fatto un torto. Tale diritto è retroattivo fino alla quarta generazione: potrete vendicare i vostri trisavoli. E non vi dico cosa ho trovato in giro per i social; per usare un eufemismo erano letteralmente scritti con la clava da cavernicoli, per cavernicoli.
Poi c’è chi è addirittura fortunata, perché non viene ammazzata per futili motivi, ma SOLO stuprata, ma i giudici, tre donne oltretutto, ritengono che sia troppo mascolina e troppo brutta, quindi è impossibile che sia stata violentata. Assolti gli imputati. E anche qui arriva giustificazione per i tanti leoni da tastiera che si trovano su Facebook che continuano a infangare le donne, grazie anche ad una sentenza emessa da altre donne!!!
Oppure la ragazza che è stata violentata nell’ascensore della Circumvesuviana da tre bestie, con tutto il rispetto per gli animali, che per giunta ci avevano già provato qualche tempo addietro, è stata definita “fortunata” perché i tre erano “avvenenti” e quindi sicuramente lei era d’accordo e sta solo facendo la parte. C’è anche stata una sorta di tifoseria da stadio in difesa degli stupratori, quando i carabinieri sono andati ad arrestarli e su internet lasciamo perdere dato che ho letto cose indicibili!
Ma di cosa stiamo parlando? Secondo queste persone, le uniche che correrebbero il rischio di essere violentate, sono le strafighe, che ovviamente se la cercano per come si vestono e si atteggiano. Ovviamente. Le altre, tutte salve. E allora tutte quelle notizie sulla donne anziane violentate nelle case di riposo, tutte ottantenni che ne dimostrano trenta e attizzano i sogni degli inservienti? Le normali ragazzine appena uscite dalla pubertà o non ancora, che tornano a casa con lo zainetto e vengono aggredite in metropolitana? Colpa loro? La badante di mezza età che torna a casa dopo una giornata di lavoro e viene aggredita nel sottopasso della stazione, ha invogliato lei il maniaco? Tante persone dovrebbero fare un giro nel “deep web”, capirebbero che non sono solo le belle e giovani ragazze vengono violentate, anzi!
Perché una ragazza non può essere libera di uscire con le amiche, bere qualcosa, divertirsi e tornare a casa, senza correre il rischio che qualcuno si senta in diritto di infastidirla, toccarla, farle proposte oscene o prendersi delle libertà di cui non ha assolutamente diritto? Perchè una donna non può essere libera di avere un profilo social senza essere importunata ogni secondo e magari telefonata in continuazione da mezzo mondo?
Perché un uomo geloso e possessivo, che non è stato educato a rispettare il genere femminile, ma che pensa che tutto gli sia dovuto, che non tollera la fine di una relazione, deve ritenere che una donna è “o sua o di nessun altro” e farla fuori? Che esempio stiamo dando ai nostri figli tanto smaliziati e “tecnologici”?
Che futuro ci sarà per le donne in una società come la nostra, dove la tecnologia e le sentenze dei tribunali grondano di misoginia?