Trama: E se la gentilezza fosse sovversiva?
Un giorno un piccolo squalo decide di non voler più mordere né azzannare nessuno. Insomma non vuole fare lo squalo.
I genitori, spaventati, decidono di mandarlo a scuola per studiare “Storia della cattiveria” e “Tecniche per trangugiare”. Ma il piccolo squalo continua a non voler essere cattivo. Lo portano allora da un terribile psicologo ma… niente da fare.
Finché un giorno decide di andare in biblioteca per leggere “La storia degli squali”. Lì scoprirà che esistono squali-balena che si nutrono di plancton e sono “gli squali più gentili del mondo”. Non gli resta che farlo vedere ai suoi genitori!
Una storia per tutti i bambini che vogliono essere bambini a modo loro!
Caissa Italia Editore
Recensione: “Lo squalo gentile” è un bellissimo albo illustrato che riesce a catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine.
La trama ruota attorno a un protagonista inusuale: uno squalo che, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, si rivela essere di natura gentile e profondamente riflessiva.
La storia inizia con un’immersione nel mondo subacqueo, dove lo squaletto vive un po’ ai margini del suo ambiente marino e con gli altri sui simili. La caratterizzazione del protagonista è sorprendentemente umana, con un ricco mondo interiore fatto di pensieri, emozioni e riflessioni sull’essere diversi dagli altri, sul fatto che non per forza bisogna omologarsi per vivere in armonia. L’importante è capirsi, comprendersi ed accettare di buon grado le differenze.
Uno degli aspetti più apprezzabili del romanzo è la sua capacità di affrontare temi complessi e universali attraverso la metafora dello squalo gentile. Il libro esplora concetti come la diversità, la comprensione reciproca e l’empatia, invitando il lettore a guardare oltre le apparenze e a considerare la bellezza della diversità.
Quello che mi ha colpita di più sono state le illustrazioni in cui si utilizzano tre colori, il rosso, l’azzurro e il nero. Sono semplicissime, quasi pare siano state tratteggiate da un bambino, ma per questo non meno incisive, inoltre, sono spassosissime, almeno all’occhio di un adulto non possono sfuggire i particolari: citazioni cinematografiche (le locandine del film “Lo squalo”) e politiche (i maggiori dittatori del nostro tempo).
Lena Repetur riesce a dare voce a questo predatore marino, sfidando gli stereotipi e offrendo una prospettiva nuova e originale.
Lena Repetur è un’artista e illustratrice che, come molti suoi connazionali, ha deciso di lasciare la Russia dopo gli eventi del 24 febbraio; oggi vive in Israele, a Haifa. Nel 2013 si è diplomata all’Istituto di Cinematografia Gerasimov di Mosca, dove ha studiato animazione e computer grafica. Le sue opere sono spesso esposte in mostre ed esibizioni di livello internazionale. Il suo albo Odisseo cerca un amico è stato tra i vincitori della Bologna Illustrator’s Exhibition 2020; nello stesso anno ha vinto il premio Image of the Book, è stato in cima alla classifica dell’International Book Illustration Festival Berrywaterfest (MORS) in Russia e l’anno seguente è stato selezionato tra i migliori libri per bambini alla Non-Fiction Book Fair di Mosca. Con l’albo Storia di un piccolo ghepardo che non sapeva correre ha invece vinto il Berrywaterfest (MORS) nel 2021.