Oggi l’italia aziona il primo Start per provare a ripartire. Cominciano lentamente a riaprire alcune attività…prevalentemente dell’ingrosso industriale…fino a metà maggio così da monitorare la ormai tanto nota “curva dei contagi” e vedere se ci si possa approssimare a nuove aperture auspicate per i primi di giugno.
Questa ripartenza non è senza critiche né paure…il Gruppo eterogeneo della Task Force che lavora – a titolo gratuito – unitamente al famigerato Comitato Scientifico sta elaborando tutti i passaggi per giungere gradualmente al ritorno ad una parvenza di normalità.
Ed è proprio “gradualmente” che non va a genio ai più….ristoratori, parrucchieri, estetisti, piccoli commercianti nonché i preti (che non possono tenere ancora messa se non funebre) lamentano la penalizzazione di una persistente chiusura delle proprie attività e in dispregio alle migliori dichiarazioni dei redditi predisposte dai loro abili commercialisti, denunciano perdite economiche, sicuramente ingenti, ma ben al di là delle fatture emesse e registrate presso l’Erario…
Diviene, allora, semplicistico aggredire il tanto plurigarantito e privilegiato dipendente pubblico che, protetto nell’alveo del suo smart working, vive il Covid 19, in pantofole e in panciolle, con minore paura per il futuro.
Certamente, il Coronavirus sta provando l’Italia e gli italiani…sta impoverendo e mortificando molteplici nostri cittadini…sta penalizzando i tanti precari e i tanti invisibili del mondo del lavoro…ciò nondimeno non si puo tacere sull’importanza del settore pubblico largamente inteso in Italia e dei suoi dipendenti tanto avversati per il cd. Posto fisso…
Se, infatti, gli Ospedali Pubblici funzionano e assistono h24 i nostri ammalati di covid, lo fanno grazie agli infermieri, ai medici, ai i barellieri, ai Capireparto, a tutti gli operatori sanitari, ai tecnici di laboratorio e agli amministrativi che curano le tante pratiche burocratiche esistenti, basti pensare agli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione e alle innumerevoli misure di sanificazione da coordinare e disporre…e cosi é per tutte le Forze dell’Ordine e gli agenti della Polizia Municipale che hanno presidiato le nostre città senza mai venir meno al loro dovere e ci hanno difeso dagli scellerati indifferenti alle misure di prevenzione e sicurezza che, noncuranti delle conseguenze del loro agire, hanno continuato a scorazzare per le strade cittadine deserte…e tutto il mondo della scuola fatto di insegnanti che hanno riorganizzato la loro vita e la loro forma mentis, cercando di mantenere vivo il rapporto con gli alunni appartenenti alle scuole di ogni ordine e grado e provando ad iniettare ai loro alunni una forma di normalità attraverso le videolezioni per non far sentire abbandonati soprattutto i piu piccini e indifesi che col covid hanno perso la cosa più importante di tutte: la relazione con i propri pari e la libertà di vivere…il mondo delle Università che ha continuato a laureare i suoi studenti, non nelle Aule Magne ma a distanza tramite Skype, seduti sui divani dei loro salotti, con corone di alloro e tocchi improvvisati fatti in casa, contribuendo ad accrescere la cultura del Paese e donando ricchezza all’umanità…e tutti gli Uffici sul territorio, Comuni, Città Metropolitane e Regioni coinvolti in primo piano per l’attuazione delle previsioni legislative e per l’elargizione degli aiuti ai meno fortunati….e tutto il settore della Burocrazia, anche quella più becera, più fantozziana fatta di timbri e firme digitali, impegnata a dare concretezza alle innumerevoli misure previste dal Governo.
Tanti i furbetti del cartellino è vero da condannare aspramente…ma tantissime anche nella PA le persone che lavorano al servizio della Nazione proprio come vuole la Costituzione con senso di responsabilità e una imprescindibile onestà intellettuale, ancora più forte e doverosa, ora!