Iniziamo questa recensione con una descrizione semplice e intuitiva di cosa rappresenti questo gioco. Immaginate di prendere giochi come Mario Strikers, Mario Golf, Mario Tennis e Mario Slam Basketball, fonderli in un’unica esperienza, ridurre la complessità e il livello di profondità, e sostituire i personaggi di Mario con quelli dei Looney Tunes. Quello che otterreste è Looney Tunes: Wacky World of Sports. Questa descrizione sintetizza perfettamente lo spirito di questo gioco arcade sportivo, e già da qui è possibile intuire molti dei suoi punti di forza e di debolezza.
Non ci è voluto molto tempo per capire che Wacky World of Sports ha un limite nella varietà di contenuti. Questo è un problema comune nei giochi sportivi più semplici, ma qui si percepisce ancora di più. L’attrazione principale è la Acme Ultimate Cup, un torneo che combina diverse discipline sportive in cui si seleziona uno dei nove personaggi dei Looney Tunes per competere in calcio, tennis, golf e basket. Ogni sport viene giocato una volta, si ottengono valutazioni in base alle vittorie e alle prestazioni, e alla fine viene decretato il vincitore.
La mancanza di profondità è evidente e l’unico elemento che varia leggermente è il livello di difficoltà degli avversari e le caratteristiche specifiche dei personaggi. Ogni Looney Tunes ha infatti abilità diverse in termini di forza, destrezza e intelligenza. Questo richiama alla mente i giochi sportivi di Mario, dove per esempio Roadrunner è estremamente veloce, mentre Wile E. Coyote è molto più intelligente. Per fare un altro esempio, Yosemite Sam ha una grande potenza e può mandare la pallina da golf più lontano di Lola Bunny, ma quest’ultima è migliore nei tiri da tre punti nel basket. Anche se ci sono mappe e livelli da sbloccare ispirati al mondo dei Looney Tunes, questi non influiscono davvero sul gameplay, a differenza delle caratteristiche uniche dei personaggi.
Passando al gameplay, iniziamo con quello che considero il punto più riuscito del gioco: il tennis. La visuale si mantiene dietro il giocatore, e si tratta semplicemente di colpire la palla in risposta ai servizi e ai colpi avversari, utilizzando pallonetti, colpi piatti o con effetto. È possibile dirigere i colpi e utilizzare una meccanica che rallenta il tempo per recuperare palline difficili, oltre a eseguire super colpi che aggiungono una certa strategia. Questa modalità ha una discreta complessità e offre un buon ritmo di gioco, rendendola divertente, specialmente grazie agli elementi Acme. A volte, apparirà un bersaglio sopra la rete che, se colpito, scatenerà ostacoli sul campo avversario. Ad esempio, potrebbe attivarsi una dinamite che stordisce il giocatore se viene calpestata, rendendo praticamente impossibile restituire una palla ben piazzata. Questa dinamica semplice ma efficace rende il tennis uno degli sport più riusciti di Wacky World of Sports.
Il calcio, invece, è una versione semplificata di ciò che vediamo in Mario Strikers. Squadre ridotte si affrontano in arene ristrette, cercando di segnare in porte sorvegliate da portieri controllati dall’intelligenza artificiale. I comandi sono semplici: passare, tirare, schivare o placcare a seconda del possesso della palla, e naturalmente è possibile caricare colpi potenti tenendo premuto il tasto di tiro. Anche qui si può usare una sorta di super colpo, ma è facilmente contrastabile con un intervento ben cronometrato. La profondità è limitata, e gli elementi Acme come pericoli e armi non cambiano significativamente il modo in cui il gioco scorre, che resta comunque abbastanza fluido.
Le vere problematiche emergono con il golf. In generale, la meccanica di base funziona, ma a un livello più dettagliato, il gioco è carente. Il sistema di mira è impreciso, la fisica della palla e del vento è mal gestita, e i potenziamenti Acme sembrano poco significativi. Il design delle buche è poco ispirato e troppo semplice per offrire una sfida interessante. Il golf funziona, ma non riesce a competere con altri giochi arcade dello stesso genere.
Il punto più debole del gioco è però il basket. Questa è la modalità in cui sembra che gli sviluppatori di Bamtang Games abbiano messo più impegno, ma il risultato è confuso e poco convincente. I comandi sono ridondanti, la telecamera e le dimensioni del campo rendono difficile seguire l’azione, e il sistema di tiro non è ben calibrato. Le partite sono divise in quattro quarti, ma si concludono così rapidamente che non riesci nemmeno a renderti conto di ciò che sta succedendo. In definitiva, il basket è la parte più deludente del pacchetto sportivo offerto dal gioco.
Anche se il multiplayer locale è un’aggiunta positiva, l’assenza di una modalità multiplayer online è un grande limite. Ci sono alcune modalità extra come le Sfide, ma non sono sufficienti a variare l’esperienza di gioco. I personaggi Looney Tunes sono riprodotti in modo autentico, anche se sarebbe stato interessante avere più opzioni oltre ai nove disponibili (incluso Yosemite Sam come personaggio sbloccabile). Le mappe omaggiano i cartoni animati classici e includono anche personaggi minori come Gossamer. La colonna sonora riprende temi iconici, ma una maggiore varietà musicale avrebbe aggiunto freschezza.
In conclusione, Looney Tunes: Wacky World of Sports lascia la sensazione che ci sia qualcosa di incompleto. Alcuni aspetti del gioco sono divertenti e coinvolgenti, ma ci sono altrettanti elementi che risultano deludenti o mal sviluppati. Sebbene il gioco offra momenti di svago grazie all’atmosfera autentica dei Looney Tunes, la mancanza di contenuti e la scarsità di profondità meccanica ne limitano il potenziale. Tuttavia, per i fan dei Looney Tunes, potrebbe comunque regalare qualche momento di divertimento spensierato.