Ieri, 19 settembre 2018, come da tradizione si è svolta, nel Duomo di Napoli, la solenne cerimonia, officiata dal cardinale Sepe, della “liquefazione del sangue” di S. Gennaro, il santo patrono della città partenopea.
Nonostante a seguito del Concilio Vaticano II, San Gennaro sia stato rimosso dal calendario dei Santi e i festeggiamenti in suo onore siano stati resi facoltativi al di fuori dell’arcidiocesi di Napoli, il culto è molto sentito e alle celebrazioni partecipano non solo numerosi napoletani, ma anche tanti turisti incuriositi e attratti dai connotati a volte folkloristici, ma pur sempre spettacolari del rituale.
La festa non si esaurisce tuttavia con il miracolo, o prodigio che dir si voglia, e gli eventi dedicati al Santo, che fu Vescovo Beneventano nel III secolo d.C, continuano anche nelle settimane successive:
Lunedì 24 settembre alle 20.30 sul sagrato del Duomo di Napoli ritorna il San Gennaro Day, per la sua sesta edizione.
La manifestazione, diretta da Gianni SImioli e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, vedrà, anche quest’anno, avvicendarsi sul palco gli esponenti della cultura napoletana, dalla musica all’imprenditoria.
In questa edizione, in parallelo con il San Gennaro Day, è stata inserita una nuova iniziativa: San Gennaro Art, un’esposizione di cinque opere di artisti partenopei dedicate al Santo.
Le stesse saranno esposte in cinque prestigiosi luoghi simbolo del cibo identitario.
Come affermato dallo stesso direttore Simioli: “Cibo e arte per sfamare corpo e spirito: un connubio quasi naturale per offrire agli artisti visibilità in luoghi non canonici e allo stesso tempo a turisti e frequentatori di luoghi destinati al buon cibo, anche la possibilità di fruire della bellezza di un’opera d’arte”.