Mario Merola, nasce ail 6 aprile 1934 Piccolissimo viene preso nelle giovanili del Napoli nel ruolo di terzino, gioca prima nel Pro Carmelo e poi nel Portugal, la squadra di calcio dei portuali, che gioca in serie C. Giocare al calcio però non aiuta la famiglia quindi inizia a lavorare come scaricatore di porto; è proprio li che inizia a sviluppare la passione per il canto prima da solo,cantando per non sentire la fatica Nel 1959 Mario Merola al teatro 2000 di Napoli partecipa al concorso per voci nuove. Merola esegue il brano Senza guapparia con il quale vince la medaglia d’oro per il1º premio. La prima esibizione in pubblico di Merola avviene per caso, agli inizi degli anni sessanta era da poco suonata la sirena della pausa pranzo al porto di Napoli e Merola, insieme a dei colleghi scaricatori, si diresse nella piazzetta nei pressi della chiesa di Sant’Anna alle Paludi per assistere alla festa in occasione dei festeggiamenti della Madonna. Il cantante che si doveva esibire arrivò alla manifestazione con una decina di minuti di ritardo. In quell’attesa i colleghi di Merola lo incitarono a salire sul palco ed esibirsi, per la prima volta, davanti a un pubblico. Nel 1962 Merola incide il suo primo disco brano che era già stato inciso da Pino Mauro l’anno prima. Con questo disco raggiunse una discreta fama, per cui lascia definitivamente il lavoro al porto e, con i primi guadagni, si presenta al teatro Sirena di Napoli interpretando la sceneggiata MALUFIGLIO da qui l’ascesa del grande Mario Merola non ha più freni
Nel 1963 incide So nnato carcerato (“Sono nato carcerato”), con cui vince la seconda edizione del festival Pulcinella d’oro La canzone ha un enorme successo di pubblico popolare perché tratta da un fatto di cronaca veramente accaduto: la vendetta di una moglie che uccide l’assassino del marito. Arrestata che era in stato interessante, la donna partorisce alcuni mesi dopo in carcere. Dal successo della canzone viene anche tratta una sceneggiata, in due tempi e cinque quadri, portata in scena a Napoli. Grazie a questo lavoro nel 1964 riesce a sposare Rosa Serrapiglia, dalla quale avrà tre figli: Due maschi e una femmina.(I due figli maschi, hanno seguito le orme del padre)-
Nel corso degli anni ’60 Merola realizza dischi, si esibisce in spettacoli, matrimoni e feste di piazza, arrivando ad essere anche un “talent-scout” (contribuisce tra l’altro alla scoperta del giovanissimo Massimo Ranieri,
Tra le innumerevoli sceneggiate portate in teatro da Mario Merola quella che ha lasciato un’impronta di rilievo nella carriera dell’attore è Zappatore, tratta dal brano omonimo scritto da Libero Bovio e musicato dal maestro Ferdinando Albano e esattamente 50 anni dopo, il regista Alfonso Brescia decide di riportare al cinema la sceneggiata dirigendo il film ZAPPATORE con Aldo Giuffrè Regina Bianchi e Mario Merola:Il film ebbe un successo strepitoso registrando lo stratosferico incasso di sei miliardi di lire Ma non fu tutto rose e fiori Nel 1983 a Merola viene inviato un avviso di garanzia con la quale si ipotizzava il reato di associazione per delinquere a scopo camorristico. La notizia fece molto scalpore, Merola fu raggiunto dai giornalisti in un teatro di Alcamo dove si stava esibendo con la sua compagnia, Merola commentò così: “Sono innocente, ho la coscienza a posto. Sono fetenzie, cose brutte che fanno male a Napoli, non possono rovinare così la mia famiglia e la mia carriera per cose che non esistono, io con la camorra non c’entro niente”., Si arrabbiò anche con i giornalisti dicendo: Sono alla ricerca di un avvocato per querelare i giornalisti, “Non mi dovete mettere in prima pagina per una cosa amarissima, sulle prime pagine mi dovete mettere quando porto la sceneggiata in giro per il mondo e faccio onore alla mia Napoli”. In seguito Mario Merola fu prosciolto da ogni accusa a suo carico Nel 1989 Merola è nuovamente sotto accusa, questa volta ad inviargli un avviso di garanzia fu Giovanni Falcone nell’ambito dell’inchiesta del Maxi processo quater che lo vide nuovamente accusato di associazione mafiosa, ma anche quella volta tutte le accuse caddero e fu prosciolto.
Il 7 novembre 2006 Mario Merola viene ricoverato in rianimazione presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dopo aver mangiato delle cozze crude. Domenica 12 novembre intorno alle 21 morirà per arresto cardiocircolatorio, nello stesso ospedale.