Cronache incredibili, ricordi confusi e immagini inverosimili dalla patria del Nerd-power italiano.
Lucca.Manco da alcuni anni, ma l’elettricità sulla via di Lucca in quei giorni è sempre la stessa. I discorsi si fanno più folli ad ogni chilometro percorso, i riferimenti più specifici e le aspettative sempre più alte. Nell’anno domini 2015 ho deciso di tornare a Lucca nei giorni del Comics&Games.
Per quattro giorni all’anno Lucca diventa la capitale italiana della follia, la Mecca dell’immaginazione, un’assemblea di appassionati di letteratura disegnata, animazione, cinema e giochi riuniti come in una fortezza, tra le mura medioevali di un piccolo centro toscano.
Dopo una notte quasi insonne in albergo, e una lunga – ma scorrevole – coda alla cassa per il canonico ritiro del braccialetto (non vorrete mica presentarvi sprovvisti di biglietto, vero?) siamo pronti ad entrare nella città antica. È una bella giornata, il cielo è aperto, il Sole chiaro, l’aria ma non fredda. Col passare della giornata, anzi, il caldo si farà sentire. Porta San Pietro ci è proprio davanti, gremita degli immancabili cosplayer, e mentre li fisso ammirato mi chiedo come facciano a camminare per ore con addosso armature improbabili, spade impossibili, cannoni, cadaveri di animali mai esistiti e vestiti di epoche che si sono incontrate solamente nell’officina del loro sarto. Ad accoglierci la marcia imperiale delle Guerre Stellari. Ovvio: dopotutto il “Risveglio della Forza” è imminente e pretende adeguate celebrazioni. All’interno della fiera è stato allestito perfino un chiosco-bar dedicato all’immortale saga di Lucas. Gli avventori sono meno di quanto ci si aspetterebbe, ma la struttura svetta imponente e fa il suo lavoro.
Attraverso la calca facendomi largo fra assassini del XVIII secolo e ninja della foglia (che sono in calo quest’anno, devo dire) cercando di arrivare agli stand dei fumetti, ma mi imbatto in questa:
Evidentemente Bruce Wayne ha deciso che fosse il posto migliore per parcheggiare, e nessuno ha avuto niente da ridire: dopo tutto, lui è Batman.
Da qualche parte, nello Stand DC comics, c’è anche la cella del Joker, che esattamente come nei fumetti trattiene ben poco, se chiunque vuole può entrare per farsi una fotografia per mostrarsi agli amici nella sua versione più maniacale. A quelli che preferiscono una forma di follia diversa è dedicata allo stesso scopo la riproduzione del Tardis; per quei pochi che ancora non lo sapessero, la cabina blu della polizia inglese che Il Dottore (Chi?) utilizza per viaggiare attraverso spazio e tempo. Folle no? Appunto.
La mattina del terzo giorno di fiera mi ritrovo sulle mura, che in quei giorni ospitano La Citadel: una serie di padiglioni e stand dedicati alle ricostruzioni in costume, principalmente medioevali. Negozi di armi bianche – in metallo e materiali più innocui – sono allestiti accanto a campi di marte in cui combattenti improvvisati si sfidano, con asce e spade di gommapiuma. Nello sguardo hanno l’espressione agguerrita e divertita di chi si sta divertendo , ma pur sempre con un arma (giocattolo) in mano. Proseguo e faccio la strana esperienza di una visita a Raccoon City. Sul Baluardo San Donato la Umbrella Italian Division quest’anno ha fatto le cose in grande stile, allestendo il set della sede della Umbrella Corporation, la immaginaria società di biotecnologia della fortunata serie di videogiochi Resident Evil. In sostanza, una cittadina della provincia americana in rovina, invasa da zombie e da soldati armati fino ai denti. E infatti, mentre un non-morto mi passa accanto, vedo qualcun altro che fa la fila per fotografarsi con il cadavere vivente che si agita nella gabbia appesa al centro dell’area.
Le cose da fare non si contano: incontri con gli autori, approfondimenti sulle ultime tendenze del fumetto, proiezioni in anteprima. Alla fine decido che è fondamentale ottenere una firma da lui:
Il tipo sorridente sulla sinistra – accanto al sottoscritto – è James O’Barr, l’autore del fumetto cult “Il Corvo”, in Italia per presentare il suo nuovo “Corvo, Volume 2”, disegni di Dodé e Terry, appena pubblicato dalle Edizioni BD.
La fila allo stand BD è lunga, nonostante occorresse una prenotazione. Ma era previsto: Il Corvo è stato un mito fumettistico e cinematografico per almeno due generazioni. Un omaggio è dovuto.
Fra gli stand, le case editrici ci sono tutte, ed ognuna ha portato un ospite. Panini e Bonelli hanno però pensato in grande quest’anno. In occasione dei suo vent’anni infatti, la casa modenese ha allestito a piazza San Martino il suo Palapanini, un enorme stand dedicato esclusivamente all’intera linea della casa modenese. Superata la fila paradossale all’ingresso, ci si trova di tutto. Comprese le vecchie figurine e gli album da collezione. Anche l’editore Bonelli ha raggruppato la sua linea in un unico stand dalla forma circolare, pieno di riedizioni deluxe e copertine variant esclusive per il Lucca Comics di quest’anno.
Mentre nell’aria games ragazzi di ogni età si avvicendano a consolle sempre più elaborate – credetemi, alcuni apparati per il gameplay ormai sfiorano la realtà virtuale – io comincio a pensare al ritorno. Fra un convegno di approfondimento sull’esplosione del fumetto digitale e un concerto di vecchie sigle di cartoni animati – quanti ricordi – anche la quarta giornata del Lucca Comics&Games di quest’anno volge al termine.
Questo articolo piuttosto scanzonato è l’occasione per introdurre e inaugurare la nuova rubrica di questo giornale: Nerdangolo. Uno spazio virtuale aperto, dedicato ad approfondimenti, news, recensioni e anteprime dal mondo del fumetto di ogni, tipo, dell’animazione e dei videogiochi. Ma anche del cinema. Un angolo del nerd insomma, il rifugio degli appassionati di ogni genere. Ma anche un grandangolo, un obiettivo ampio e profondo sul vasto universo della pop-culture contemporanea. Speriamo vi ci troviate a casa. Nel frattempo, benvenuti.