Micheal Jackson il 29 agosto 2022, avrebbe compiuto 65 anni. Lui, Micheal Jackson, il Re del Pop. Per me e milioni di fan in tutto il mondo la data di oggi ha un sapore malinconico. Sono passati 14 anni dalla sua prematura scomparsa, ma il suo mito e la sua musica vivono ancora nei nostri cuori.
Era il 2009 quando la notizia della sua morte sconvolse il mondo intero. Micheal se ne andava nel pieno della maturità artistica, a soli 50 anni, stroncato da un arresto cardiaco causato da un abuso di farmaci. Rimasi incredulo e sgomento. Come poteva essere scomparso il mio idolo, la colonna sonora della mia adolescenza?
Cresciuto negli anni ’80/’90, sono stato letteralmente ipnotizzato dal genio di Micheal Jackson. La sua musica rappresentava una costante della mia vita, i suoi video erano avanguardia pura, i suoi passi di danza rivoluzionari. Jackson ha segnato un’epoca con il suo stile unico e inconfondibile.
Il periodo d’oro di Micheal Jackson: Thriller e Bad
Gli anni ’80 furono il periodo d’oro di Micheal Jackson. Nel 1982 pubblicò Thriller, forse il disco più celebre di tutti i tempi con oltre 100 milioni di copie vendute. Un trionfo planetario trainato da hit immortali come Beat It, Billie Jean e l’iconica title track Thriller con il suo video spaventoso e rivoluzionario.
Nel 1987 fu la volta di un altro capolavoro, Bad, con pezzi indimenticabili come Smooth Criminal, Dirty Diana e il duetto The Way You Make Me Feel. Jackson dominava le classifiche di tutto il mondo e i suoi video facevano impallidire qualsiasi concorrente. Era semplicemente il numero 1 incontrastato.
L’eccentricità di una pop star maledetta
Fin da giovanissimo Micheal Jackson incarnava un’eccentricità che lo rendeva una star assoluta. I pantaloni attillati, la giacca di pelle rossa con zip, il moonwalk, il guanto bianco solo su una mano… tutti dettagli che contribuivano a creare un personaggio unico nel mondo della musica. Una popstar dalla sensibilità estrema, un marchingegno fragile e al tempo stesso geniale.
Purtroppo la sua vita privata e i presunti abusi cominciarono a offuscarne l’immagine pubblica negli anni ’90. Le accuse di pedofilia, pur archiviate, gettarono un’ombra sulla sua figura. Jackson divenne una star maledetta, rintanata nel suo ranch, dipendente da farmaci e circondato da polemiche. Una parabola discendente che lo portò a morire prematuramente, divorato dai suoi stessi eccessi.
L’eredità artistica di un mito immortale
Nonostante ombre e contraddizioni, l’eredità artistica di Micheal Jackson rimane immortale. La sua musica e i suoi video hanno rivoluzionato il mondo del pop, ispirando intere generazioni di artisti. Jackson ha infranto barriere di colore con la sua musica trasversale e innovativa. È stato unico nel fondere soul, pop, rock e dance in un tutt’uno originalissimo e avanguardistico.
Oggi, nel giorno del suo 65esimo compleanno, mi manca più che mai. Mi mancano le sue canzoni, la sua voce, i suoi passi di danza, il suo modo di stare sul palco come nessun altro. Micheal Jackson se ne è andato troppo presto, quando aveva ancora molto da dare alla musica. Ma ci ha lasciato un’eredità artistica che nessuno potrà mai eguagliare. Buon compleanno, Re del Pop. Il tuo mito vivrà per sempre.
Un talento precoce
Jackson iniziò la sua carriera giovanissimo, non ancora adolescente, come membro dei Jackson 5 insieme ai fratelli. Già allora emergeva il suo talento unico nel canto e nel ballo. La sua voce era qualcosa di celestiale, così come i suoi passi di danza che stregarono il pubblico. Un predestinato, un bambino prodigio che si affacciava al firmamento della musica mondiale.
I Jackson 5 spopolarono con hit intramontabili come I Want You Back, ABC e I’ll Be There. Il piccolo Micheal era già una star planetaria. Diede prova del suo immenso talento sia come cantante solista che come ballerino. Le sue esibizioni erano letteralmente ipnotiche.
Nel giorno del suo 65esimo compleanno, mi manca più che mai. Mi mancano le sue canzoni, la sua voce, i suoi passi di danza, il suo modo di stare sul palco come nessun altro. Micheal Jackson se ne è andato troppo presto, quando aveva ancora molto da dare alla musica. Ma ci ha lasciato un’eredità artistica che nessuno potrà mai eguagliare. Buon compleanno, Re del Pop. Il tuo mito vivrà per sempre.