E’ morto all’età di 78 anni a causa di una meningite batterica il chitarrista degli Yardbirds, Jeff Beck. “Per conto della famiglia è con grande dolore che annunciamo la scomparsa di Jeff”, ha annunciato la pagina Twitter del musicista britannico.
Col suo tono, presenza fisica e volume, Beck aveva ridefinito la musica per chitarra negli anni Sessanta e influenzato movimenti come l’heavy metal, il jazz rock e il punk.
Vincitore di sei Grammy per la migliore performance strumentale rock e un altro per la migliore performance strumentale pop, Beck è morto in un ospedale vicino alla sua casa nel Surrey.
La svolta nella sua vita da chitarrista fu il reclutamento negli Yardbirds: nel 1965, Beck venne ingaggiato da Keith Relf e soci per sostituire un giovane e talentuoso chitarrista di nome Eric Clapton, appena passato ai Bluesbreakers di John Mayall.
Tre anni dopo fondò la sua band, chiamata Jeff Beck Group e completata da Rod Stewart alla voce, Ron Wood al basso, Nicky Hopkins al pianoforte e Mick Waller alla batteria. Il gruppo incise due album: Truth (1968) e Beck-Ola (1969).
Nel 1974 Jef intraprese una carriera solista: con l’album ‘Blow by Blow’ aveva spostato l’equilibrio delle sue influenze dal jazz al rock e al funk. ‘Blow by Blow’ divenne un Billboard 5 e un successo al platino. A giugno Beck aveva cominciato a collaborare con Depp che lo considerava il suo mentore: dopo aver calcato un paio di palcoscenici in Gran Bretagna una volta conclusa la battaglia legale con la ex moglie Amber Heard, i due avevano inciso un album, ’18’, a cui l’attore aveva contribuito con due brani originali. Johnny e Jeff si erano conosciuti nel 2016 e ben presto avevano capito di essere anime gemelle. Beck aveva reso omaggio all’amico: “Da anni non ho avuto un altro partner artistico come lui. Depp è stata una forza creativa per questo disco e spero che la gente lo prenda sul serio come musicista”.