Altera Roma, l’altra Roma: così venne elogiata l’antica Capua da Cicerone nel I secolo a. C. Considerata uno dei maggiori centri dell’Impero Romano, essa rappresentava la terra fertile per i Romani, tanto che la definirono FELIX (fecondo). Testimonianze della sua ricchezza artistica e storica sono l’Anfiteatro Campano (I-II secolo d.C.), secondo per grandezza dopo il Colosseo di Roma e sede della rivolta dei gladiatori, capeggiati da Spartaco, più famosi del mondo antico, chiese di origini paleocristiane e palazzi settecenteschi, monumenti celebrativi e suggestivi giardini, affreschi trecenteschi e pale rinascimentali. La nascita della città avvenne in seguito all’avvento del Cristianesimo. La tradizione, infatti, racconta che San Pietro, diretto a Roma e proveniente da Antiochia, dopo una sosta a Napoli, sarebbe giunto a Capua dove consacrò vescovo Prisco (uno dei 72 discepoli di Cristo), affidando a lui la cura della nascente comunità della chiesa Capuana. Il vescovo venne martorizzato nel 64 d.C. e da quel momento numerosi martiri gettarono le fondamenta delle prime comunità cristiane di questa terra. L’urbanistica fu ampliata nei secoli successivi dagli Osci e dagli Etruschi, ma venne distrutta a seguito di incursioni vandaliche prima e successivamente saracene nell’841 d.C. L’abitato moderno venne così ricostruito intorno al XII secolo con la fondazione di tre basiliche cristiane: S. Maria Maggiore (da cui deriva il nome), S. Pietro in Corpo e S. Erasmo in Capitolio. Il Museo dei Gladiatori è un’area annessa all’Anfiteatro; in esso sono esposti gli elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano. Nella prima sala sono presentati tre delle chiavi d’arco che decoravano l’esterno del monumento: una testa maschile con berretto frigio identificata con Mitra o Attis, una femminile con diadema (forse Giunone), una testa di Minerva con elmo attico ed il calco del busto del Volturno, il cui originale è conservato al Museo Campano. Si trovano, inoltre, alcune iscrizioni onorarie con dedica agli imperatori Adriano e Antonino Pio, provenienti dagli scavi dell’anfiteatro. Al centro invece è stato collocato un plastico che riproduce lo stato attuale dell’edificio e il suo aspetto originario. Lungo le pareti immagini di animali (gazzelle, orsi, leoni, elefanti) sembrano correre verso l’arena. Fra le tante raffigurazioni, spiccano le scene di sacrificio e mitologiche. Infine, il museo espone una selezione delle numerose armi gladiatorie rinvenute a Pompei, ossia i cachi di due elmi, di una coppia di schinieri e di uno spallaccio. Un diorama rappresenta poi un combattimento tra gladiatori e belve.
INFO:
Costo biglietto: intero 2,50 euro (biglietto cumulativo per accedere ai 4 siti del circuito Antica Capua (Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori e Mitreo); ridotto 1,25 euro (cittadini dell’UE tra i 18 ed i 25 anni non compiuti); gratuito (i cittadini dell’UE sotto i 18 anni).
Orario di apertura: dal martedì alla domenica dalle 09.00 ad un’ora prima del tramonto; lunedì chiuso.
Contatti: +39 0823 844206 / +39 081 5752524
Come raggiungere il sito: Trenitalia, fermata S. Maria Capua Vetere, 15 minuti a piedi dalla stazione.