Il 2 settembre, finalmente, Nadia Terranova ha scalato il podio dei vincitori. Dopo aver annusato il Premio Strega è lei che si aggiudica con ‘Addio fantasmi’ il premio Alassio Centolibri “Un Autore per l’Europa” che quest’anno compie 25 anni.
Il regolamento del premio prevede che libri in gara siano selezionati dalla giuria tecnica e, successivamente la scelta del vincitore verrà fatta da una giuria di italianisti europei il che rappresenta un unicum nel panorama italiano dei premi letterari.
Sei i finalisti di questa edizione che ha visto contendersi il Premio, oltre alla vincitrice, anche i romanzi di Benedetta Cibrario con “Il rumore del mondo”; di Guido Conti con “Quando il cielo era il mare e le nuvole balene”; di Claudia Durastanti con “La straniera”; di Pier Paolo Giannubilo con “Il risolutore” e di Marino Magliani con “Prima che te lo dicano altri”.
I prestigiosi professori delle migliori università europee hanno votato per Nadia, messinese classe 1978. La sua produzione letteraria pluripremiata spazia tra romanzi classici, libri per ragazzi ed antologie.
Gli anni al contrario
Messina, 1977. Aurora, figlia del fascistissimo Silini, ha sin da piccola l’abitudine di rifugiarsi in bagno a studiare, per prendere tutti nove immaginando di emanciparsi dalla sua famiglia, che le sta stretta. Giovanni è sempre stato lo scavezzacollo dei Santatorre, ce l’ha con il padre e il suo «comunismo che odora di sconfitta», e vuole fare la rivoluzione. I due si incontrano all’università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. La vita insieme però si rivela diversa da come l’avevano fantasticata. Perché la frustrazione e la paura del fallimento possono offendere anche il legame piú appassionato. Perché persino l’amore piú forte può essere tradito dalla Storia.
Storia d’agosto, di Agata e d’inchiostro
Agosto è il classico mese delle vacanze e del mare: non per Agata, sveglia dodicenne costretta dalla malattia della nonna a restare in città con la sorella Leila. Quando quest’ultima la lascia sola in casa per raggiungere il fidanzato in montagna, Agata si ritrova come unici compagni gli adorati libri, i ricordi della storia della sua famiglia e… la pizza margherita con funghi e wurstel! A consegnargliela ogni volta è Gabo, imprevedibile diciottenne che in agosto gestisce per conto dei genitori MuccaPizza. Insieme, uniranno le proprie forze (e le proprie solitudini) per portare a termine il piano top secret di Gabo: liberare i cani e i cavalli vittime delle scommesse e delle corse clandestine gestite dalla mafia. Non è però l’unico segreto di Gabo, che colpisce Agata dritto al cuore…
Il cavedio
Il cavedio è un romanzo in cui quattro autrici si confrontano dando voce a quattro distinti personaggi che vanno a comporre un’unica storia fatta d’amore, tradimenti, ricchezze e miserie. Patrizio Zefi, ultrasettantenne napoletano, muore nella sua abitazione il giorno delle sue nozze d’oro. La moglie, la siciliana Floriana Terrasanta, seduta accanto al cadavere ripercorre la loro vita coniugale. Floriana è una persona determinata che ha usato il marito per uscire dalla povertà e dal marchio di pazzia che l’aveva segnata fin dalla nascita. Ma non è l’unica donna di Patrizio. Nel giorno della sua morte fanno i conti con lui anche Marta Benvenuti, colta e fragile poetessa ormai anziana che ricorda la breve vampata di una passione giovanile, e la giovane Elisa Franzin, ex attrice veneta cui Patrizio, ormai nonno, ha devastato la vita lasciandola distrutta d’amore. Si compone così, nella cornice della storia d’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri, il mosaico di un uomo furbo e senza scrupoli in perenne fuga dal dolore, guidato da un cieco desiderio di riscatto sociale e da una soffocata brama d’amore che si risolve in un’irresistibile sensualità grottesca e animalesca.
Omero è stato qui
È il lembo d’acqua che separa Messina e Reggio Calabria a unire le otto storie di questa raccolta.
Scilla e Cariddi e la loro avversa fortuna, Dina e Clarenza che con coraggio hanno difeso Messina dall’attacco dei nemici, Ulisse ammaliato dalle Sirene, Cola Pesce in carne, ossa e squame: sono solo alcuni dei personaggi che da un passato lontano arrivano fino a noi, echi di racconti forse già sentiti, da custodire e raccontare ancora e ancora, perché non vengano dimenticati. L’omaggio di Nadia Terranova alla sua città, Messina, e al suo mare.
Addio fantasmi
Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è piú tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell’assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.