Negli scorsi giorni, anche noi di Senza Linea, abbiamo dedicato un articolo alla notizia – che abbiamo, ovviamente, accolto con grande gioia – dell’inserimento di Napoli, da parte della CNN, nella sua sezione CNN Travel, tra le 22 mete di tutto il mondo da non perdere nel 2022. Si è trattato di un riconoscimento di livello internazionale assai importante, se consideriamo quanto sia potente e prestigiosa la suddetta emittente televisiva statunitense, diffusa a ogni latitudine.
Insomma, il capoluogo campano continua a riscuotere sempre più successo, in termini turistici e di interessamento culturale, in tutto il mondo e di ciò dobbiamo essere assolutamente orgogliosi oltre che consapevoli per far sì che il Bello possa essere sempre più una risorsa da non trascurare, anche e soprattutto per la ripresa economica. Ebbene, per chi non lo avesse ancora saputo, a questo riconoscimento, nelle ultime ore, vi è da aggiungerne un altro che arriva sempre dagli Stati Uniti e principalmente dal prestigiosissimo e autorevolissimo New York Times.
Il quotidiano americano ha infatti contemplato Napoli – insieme ad altre due località italiane, quali Chioggia e Courmayeur – nella lista dei 52 posti al mondo che vale la pena di visitare in questo nuovo anno; l’accezione data dal giornale newyorkese a questo elenco, però, in aggiunta alla bellezza indiscutibile delle località, è un po’ diversa, in quanto tiene conto pure del fatto di quanto il visitatore possa essere parte della soluzione di alcuni problemi, come per esempio quello del cambiamento climatico.
Come si legge sul giornale, per la metropoli partenopea, a rappresentare un pericolo possono essere l’alta densità di popolazione e l’aumento delle temperature. Il capoluogo campano dovrebbe sperimentare 55 giorni di caldo estremo all’anno entro il 2049 e 93 giorni entro il 2081 secondo uno studio recente condotto dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Per questo, come riportato dal New York Times, un gruppo di residenti del quartiere popolare di San Giovanni a Teduccio ha istituito una comunità di energia equa per fornire gratuitamente elettricità pulita con un sistema di 166 pannelli solari alle famiglie che vivono sotto la soglia della povertà. Un piccolo impianto che basterà a produrre energia per una quarantina di famiglie ma che fa di questa comunità energetica la prima ad essere realizzata in Italia.
Ma il quotidiano americano riporta anche il famoso “Vedi Napoli e muori”, detto che riflette l’unicità di questa città straordinaria, con le sue vie cariche di energia nella quali i turisti amano perdersi. Una menzione particolare, infine, viene fatta pure al tour della Pedamentina, ovvero un percorso panoramico che affonda le sue radici nel XIV secolo e che consiste in discese pavimentate e più di 400 gradini.