Il Napoli butta via due punti e l’occasione di agganciare la Roma, caduta a Genova sponda Samp, al secondo posto. Il Palermo,con un piede e mezzo in serie b, con il quarto allenatore cambiato dopo venti giornate sfrutta l’unica occasione con Nestorovski (che mancava all’appuntamento con il gol da oltre due mesi….) dopo soli sei minuti: il macedone, di testa, sfrutta l’errore di Hjsay e batte l’incolpevole Reina. E’ confusionario il Napoli, in difesa Maksimovic fa coppia con Albiol e Ghoulam riprende il suo posto sulla sinistra, in mezzo al campo tocca ad Allan e Jorginho, scelta discutibile, supportare il tridente leggero. Le occasioni per il Napoli non mancano seppur non c’è la solita fluidità, anche grazie al catenaccio d’altri tempi dei peloritani che chiudono tutti gli spazi o almeno ci provano. Posavec è protagonista nel primo tempo di diversi interventi decisivi: prima devia sulla traversa un diagonale di Mertens, poi respinge per due volte altrettanti tentativi di Callejon. Dove non arriva il giovane portiere dei rosanero arrivano i difensori che con fortuna e decisione respingono i continui, e confusi, tentativi azzurri. Passano i minuti e i padroni di casa non riescono a trovare il gol del pareggio. Non vanno le fasce, a sinistra l’imprecisione di Ghoulam (evidentemente ancora fuori condizione per la Coppa d’Africa) e gli errori di Insigne vanificano la mole di gioco macinata, sull’altro versante Hjsay accompagna poco Callejon mentre Allan e Jorginho collezionano una serie di errori impressionante in mezzo al campo.
Nella ripresa, con il Palermo che sceglie di chiudersi tutto nella sua metà campo, la pressione del Napoli aumenta ma è sempre nebulosa e priva delle solite giocate di qualità. Sarri inserisce Zielinski per Allan e Pavoletti per Jorgiho (il peggiore in campo): il pareggio arriva intorno al ventesimo con Mertens che calcia dal limite e realizza il gol per i padroni di casa grazie ad una papera colossale per portiere Posavec. E’ davvero clamoroso l‘errore dell’estremo rosanero che però non si perde d’animo e salva poco dopo su Zielinski prima e Hjsay dopo. L’assedio del Napoli è continuo, il Palermo non supera praticamente mai la metà campo. La presenza in campo di Pavoletti imporrebbe di cercare il centravanti con cross dalla linea di fondo ma questo non accade soprattutto per l’imprecisione degli esterni e per la ricerca continua e infruttuosa di puntate centrali che puntualmente si infrangevano sulla nutritissima retroguardia siciliana. Si fa espellere Goldaniga per un intervento da codice penale su Mertens (fuori di nulla la successiva punizione): l’ultima occasione capita a Insigne: su cross di Mertens l’attaccante napoletano sbaglia un gol clamoroso calciando incredibilmente fuori a un metro dalla porta.
Finisce uno a uno: grandissima delusione per tutta la squadra e i tifosi; due punti che saranno pesantissimi alla fine e che,purtroppo, rischiano di rappresentare una grossa zavorra per la classifica. I quattro punti persi dal Napoli contro Pescara e Palermo sono l’unico, grave,peccato mortale della stagione azzurra. Nulla da obiettare su quanto fatto dal Napoli finora e sulla continuità di gioco e risultati riportata dai partenopei da Agosto ad oggi ma, purtroppo, vista la media punti delle squadre che sono davanti (senza dimenticare l’incalzante Inter di Pioli), certe occasioni non possono essere sprecate. Prossimo turno in trasferta al Dall’Ara,un clima infuocato attende gli azzurri che dovranno immediatamente reagire e riprendere la marcia e la rincorsa alle posizioni di chi lo precede.