La settima giornata, l’ultima prima della noiosissima e lunga pausa per le nazionali, presentava il big match tra il Milan, fresco Campione di Italia e il Napoli: una gara che avrebbe dovuto dire molto sulla reale forza dei partenopei, autori di un avvio ottimo sia in Italia che in Europa.
L’assenza di due giocatori di livello come Leao e Osimhen non ha intaccato lo spirito battagliero delle due compagini che si sono affrontate senza esclusione di colpi sin dal primo minuto.
Nella prima frazione è stato di certo il Milan a tentare con maggiore convinzione la via della rete, conquistando la metà campo azzurra sia al centro che sulle fasce. Theo ha martellato Di Lorenzo senza sosta ma il capitano dei napoletani ha resistito, coadiuvato da Politano, in stato di grazia.
In trincea per gran parte del tempo, il Napoli ha serrato le fila attorno al suo portiere Meret, protagonista assoluto al quarto d’ora quando ha anticipato l’atteso miracolo di San Gennaro con un autentico prodigio su Giroud. Eppure gli uomini di Spalletti hanno iniziato a tramare contro il diavolo nell’ombra di un primo tempo complicatissimo. L’imprendibile Kvara, infatti, con un paio di strappi dei suoi ha causato le ammonizioni prima di Kjaer e poi di Calabria, costringendo Pioli a due cambi nell’intervallo.
Nella ripresa il Napoli recupera campo, con Anguissa e Lobotka a salire di tono, nonostante il povero sia stato Raspadori soffocato dai centrali rossoneri. Il solito Kvara manda per le terre Dest che lo atterra, il Var richiama l’arbitro che concede un giusto rigore, trasformato in qualche modo da Politano.
Il vantaggio del Napoli manda su tutte le furie il Milan che riprende ad attaccare con furore: Zerbin, sostituto dell’azzoppato Politano, si perde Theo e Giroud pareggia. Sembra la svolta della gara. San Siro ruggisce e i napoletani arretrano, lasciano a Kvara e al neoentrato Simeone il compito di lasciar respirare la squadra. Ma all’improvviso, proprio Simeone protegge palla e la serve al piccolo ma gargantuesco Mario Rui, autor di una gara davvero strepitosa: il cross del portoghese viene capitalizzato al meglio dal Cholito che incrocia con la cabeza e riposta avanti i campani.
L’ultimo quarto d’ora, oltre un corposo recupero di quasi sette minuti, evidenziano ancora di piu’ la solidità difensiva del ciuccio che, anche grazie alla prova monumentale dei due centrali, Rrahmani e Kim, rispedisce al mittente, tutti i tentativi di pareggio: in particolare è il difensore coreano a svettare su ogni pallone aereo. La traversa di Kalulu e l’intervento salvifico del solito Kim su capocciata di Brahim, sono gli ultimi due acuti di una gara bellissima, ottimo spot per il calcio italiano. Una gara che il Milan avrebbe potuto far sua per occasioni e continuità di attacchi ma che i partenopei hanno portato a casa da grandissima squadra.
Si gode il primato Spalletti: la crisi di gioco e risultati di Inter e Juve (ma anche della Roma) inizia a dare indicazioni sul proseguo del torneo, anche se è davvero troppo presto per fare delle previsioni su chi saranno le principali contendenti per il triangolino tricolore.