Ha lasciato tutti sconvolti inquirenti, familiari, fidanzato e opinione pubblica la storia della 22enne Chiara Petrolini finita agli arresti domiciliari perché accusata di “omicidio volontario aggravato dal rapporto di ascendenza e dalla premeditazione, commesso a Traversetolo il 7 agosto” scorso e di “soppressione di cadavere, commesso a Traversetolo il 12 maggio 2023” anche se su questo sono in corso ancora accertamenti e indagini per capire la triste dinamica dei fatti.
A sconvolgere anzitutto e’ la doppia gravidanza, a distanza di un anno l’una dall’altra, di una giovanissima donna che è riuscita a nascondere il suo stato non solo ai genitori con cui viveva nella villetta ormai conosciuta tristemente alla cronaca ma anche al fidanzato che le è stato sempre vicino persino in prossimità dei parti avvenuti nella cantina della casa con freddezza e, a parere dei giudici, gelida lucidità sull’obiettivo che era fin dal primo momento quello di liberarsi dei bambini.
Chiara una ragazza qualunque, “normale”, bella, magra (ancor più desta incredulità il fatto di non essersene accorti) era stata la baby Sitter per tanti bambini della sua zona, conosciuta come una ragazza studiosa, scrupolosa, attenta e premurosa.
Parlava del suo amore per i bambini e nel frattempo si organizzava mentalmente e con l’ausilio dei social a sopprimere i suoi!
Le buche le ha scavate con le sue stesse mani, nel primo caso mentre la famiglia assisteva ad una gara del fratello, la seconda poco prima di partire per gli Stati Uniti con i genitori …senza aver alcun effetto collaterale da quelle gravidanze che nella sua vita sonopassate completamente inosservate.
Si conoscono ormai le date, emergono dettagli inquietanti e spietati di due probabili omicidi premeditati in un’assoluta infinita solitudine nonostante vi fosse un fidanzato amorevole con una relazione stabile , nonostante la famiglia fosse attenta e non trascurasse i propri figli , nonostante le amicizie di cui era circondata Chiara…insomma un micro mondo che la circondava non disturbato né dissociante bensì sano, equilibrato e presente che però non è stato in grado di cogliere nulla nemmeno gli infiniti cambiamenti fisici che interessano il corpo di una donna in attesa: la pancia che cresce, i piedi che si gonfiano, le emorroidi, le nausee, la schiena dolente, i gusti che si modificano, i movimenti del bambino, i calci, come non reagire con infinito stupore ai primi calci, il battito…ma si sa dai racconti di chi le sta vicino che Chiara non ha mai dimostrato alcun cambiamento né fisico né psicologico di una gravidanza, anzi emerge che ha sempre fumato , non sottraendosi nemmeno all’uso di droghe leggere, e non ha mai tenuto una condotta in linea con il suo stato…
Come sia stato possibile resta un mistero da capire nonostante la assoluta innocenza e inconsapevolezza, confermata altresì da parte dei magistrati, sia dei genitori e del fratello che del fidanzato di Chiara che da padre non ha peraltro avuto alcuna voce in capitolo!
Eppure anziché cercare come sopprimere un bambino appena nato e altre ricerche che si evita di riportare perché dal contenuto cruento e destabilizzante, bastava informarsi dell’esistenza delle culle per la vita …delle culle ospedaliere dove poter riporre in salute, salvandogli la vita, un bambino che può essere accolto da una famiglia desiderosa di averlo e crescerlo, dove è garantito l’anonimato assoluto …o tutt’al più, se questa fosse stata la sua intima scelta che non spetta a nessuno giudicare, poteva rivolgersi ad un consultorio di fiducia per decidere liberamente e sotto la protezione della legge – con tutte le difficoltà del caso – di abortire.
Anche questa scelta che nessuno avrebbe saputo e che non l’avrebbe certo portata ad un epilogo della storia tanto devastante quanto inaccettabile con il rischio di una condanna pesantissima alla sua giovane età, era una strada possibile che lei non ha però minimamente preso in considerazione perché non si può prescindere da un valore fondamentale che una vita è una vita e merita rispetto ancor più quando il bambino vede la luce e quale che fosse la sua scelta – per la vita o per la morte – perché lei aveva il potere della scelta, poteva essere molto meno dolorosa e traumatica di quella che Chiara ha -spero – con adolescenziale inconsapevolezza (e non atroce crudeltà ) messo in atto.