Spesso se osserviamo con attenzione i nostri pet ci capita di vedere che, improvvisamente, aprono la bocca arricciando leggermente il labbro superiore lasciando minimamente sporgere la lingua… questo appare più palese nei rettili (che muovono continuamente la lingua biforcuta emettendo un lievissimo sibilo) e negli equidi (che arricciano completamente il labbro superiore facendo sporgere vistosamente la lingua in una buffa smorfia). In natura nulla avviene per caso: Questo fenomeno è conosciuto con un verbo tedesco “Flehmen” (arricciare, incurvare, sollevare) ed ha la funzione di facilitare il passaggio di feromoni, altri ormoni ed odori nell’organo di Jacobson.
Il primo a scoprire l’esistenza di questo organo, conosciuto anche come “organo vomero-nasale” fu il botanico ed anatomista olandese Frederik Ruysch nel ‘600, solo nel 1809 il medico-chirurgo danese Ludwig Levin Jacobson (del quale porta il nome), ne presentò, però, un approfondito studio.
Questo organo è “ausiliario” ai normali recettori olfattivi ed è presente in tutti i vertebrati terrestri; è posizionato anteriormente alla cavità orale, nel palato, si compone in due tubicini a mezzaluna che mettono in comunicazione naso e bocca.
In tutti gli animali in possesso di questo organo il ruolo è fondamentale sia a livello intraspecie (al fine dell’accoppiamento principalmente) che per relazionarsi in maniera corretta con altre specie.
Quante volte si vede metterlo in atto nel quotidiano comportamento sociale; ad esempio, quando portiamo un nuovo oggetto in casa, il gatto (nel quale è più palese) o il cane vi si avvicina, l’annusa, la sfiora con la bocca aperta e la lingua leggermente estroflessa.
Grazie a questo potente mezzo di comunicazione “olfattiva” un maschio può individuare una femmina in estro nel raggio di più di 2 km ed i nostri animali comprendere di che umore siamo appena varchiamo la soglia di casa e regolarsi di conseguenza.
Anche noi possediamo l’organo di Jacobson, ma regredisce e si atrofizza durante lo sviluppo fetale. La teoria dell’evoluzione ha spiegato questo fenomeno di atrofizzazione e perdita della funzionalità dell’organo vomero-nasale nell’uomo con il fatto che abbiamo sviluppato una forma complessa di linguaggio sia verbale che non verbale, pertanto la sua funzione ai fini della sopravvivenza è iniziata a risultare inutile.