Marco Ferradini, negli anni ottanta cantava…… “prendi una donna, trattala male…” sicuramente l’avrete riconosciuta, una pietra miliare della musica italiana, Teorema. L a canzone racconta di una donna bistrattata e soggiogata da un uomo, quasi un decalogo su come farla soffrire. La canzone fu giudicata ai limiti della misoginia ed alcune radio la boicottarono. Prima però un altro “Teorema” in Italia fu molto più spinoso, il film, TEOREMA, di Pier Paolo Pasolini. La pellicola, fu censurata come un’opera demoniaca e se ne chiese addirittura la distruzione.
Teorema, è un film struggente, coraggioso, oltre ogni limite.
Trama: una famiglia, composta da: padre, madre, figlio e figlia ospita nella propria casa uno straniero, enigmatico e misterioso. Ben presto il giovane comincia ad esercitare il suo fascino magnetico su tutti i componenti del nucleo familiare, seducendoli uno ad uno. Il perno del film, oltre alle scene omosessuali, è che la presenza del giovane nelle loro vite ha fatto uscire fuori la vera identità dei vari componenti, come se fossero stati scossi dalla sua vicinanza e quindi le loro vite definitivamente compromesse. Infatti con l’addio del giovane, la famiglia risente della sua assenza, come spogliata della sua patina di superficiale normalità. Ognuno di loro, da qual momento abbraccia la sua vera indole e la relativa strada.
La censura cattolica bollò il film come pericoloso ed osceno. Il tribunale di Genova lo mise al bando ed accusò Pasolini di aver girato scene lascive e libidinose.
Successivamente, il tribunale di Venezia riabilitò il film, annullando il bando e affermando che il film era a carattere ideologico e non sessuale.
Oggi, 2018, pellicole molto più spinte si vedono ogni giorno. La censura è cambiata con i gusti e l’apertura mentale della società. Registi come Ferzan Ozpetek in Italia hanno fatto la propria fortuna con film omosessuali.
Esiste ancora la censura per i film gay?
Opere anche forti come Shortbus sono passate al cinema con un limite per l’età. Ma nessuno oggi osa arrivare a fare ciò che fu fatto a Pasolini, che tra l’altro incappò nello stesso divieto conun altro film, Salò e le 10 giornate di Sodoma. Non è lo stesso in altri paesi, Billy Elliot film sulla danza e la voglia di seguire i propri sogni. Ad inizio anno è stato censurato in Ungheria perché dicono (dove tra l’altro sono legali le produzioni pornografiche), con la motivazione che “promuove l’omosessualità”. Cosa significa promuove? Un ragazzo che balla è un futuro ballerino non un gay.
Anche sui social succedono cose strane e paradossali, la pagina dei Sentinelli di Milano fu chiusa, (per problemi del logo utilizzato, giudicato non idoneo agli standard di facebook!!!) e altre pagine che inneggiano alla violenza sugli animali, non chiudono, o comunque non con la stessa celerità.
In tv la rai censurò alcune scene della serie “le regole delitto perfetto”, parlando di tutela della sensibilità individuale e successivamente minimizzò sulle bestemmie in diretta a capodanno, ben più gravi.
La censura è cambiata, ma non si è evoluta.
Ma un pugno di persone può decidere della nostra morale e del nostro giudizio?
Censura come morale di pochi a danno di molti.
Dittatura!