Paul Reubens è stato un attore noto soprattutto per il ruolo di Pee Wee Herman, un personaggio inventato esclusivamente per un pubblico di bambini. Un po’ come da noi i personaggi dell’ Albero azzurro o Mr Bean. Nel Pee-wee Herman Show c’è uomo bambino che intrattiene i piccoli, un loro amico, dalle mille espressioni fumettistiche e dall’aspetto asessuato. Ed era parecchio inquietante. Nonostante gadget e film di successo Pee-wee’s Big Adventure, Pee-wee’s Playhouse e gli ultimi Big Top Pee-wee, La Mia Vita Picchiatella” di Randal Kleiser e Pee-wee’s Big Holiday di John Lee qui da noi non era affatto conosciuto.
Paul non “usciva” mai dal suo personaggio, come se non avesse una vita privata e non era dato sapere nulla di lui. Il suo nome era Pee Wee e la sua casa era quella colorata in fondo alla strada. Siamo negli anni ottanta e Herman è amato e rispettato.
Un giorno, all’ inizio degli anni 90 un uomo dall’ aspetto dimesso e mite viene ”beccato” in un cinema porno in Florida intento a masturbarsi. Al controllo documenti si scopre che è lui: Pee Wee Herman. Paul è in forte imbarazzo, si fa riconoscere apposta sperando che il poliziotto possa essere più malleabile. Non funziona, viene lo stesso arrestato. Ma di quale reato si era macchiato? Fu beccato con il pene in mano nella sua mano destra per ben due volte (??) nel buio di una sala porno, e per questo arrestato. Ma se non ti masturbi in un cinema porno, allora che ci vai a fare?
In caserma con un ulteriore controllo si scopre che Paul era già stato beccato in “prossimità” di un cinema porno anni addietro, (ancora non capisco che reato è ) e per questo schedato.
Recidivo!
La sua foto segnaletica va in pasto al pubblico.
Stranamente, il moralista pubblico americano non distrusse la carriera di Pee Wee -forse masturbarsi in un cinema porno poteva essere concepibile- fatto sta che la sua carriera non ebbe eccessivi contraccolpi quando la vicenda divenne nota.
Ma non è finita: nel 2001, venne arrestato per possesso di materiale pedopornografico. Una miriade di foto e video apparvero in una casella nascosta del suo computer. Ed era strano associarlo ad un certo tipo di perversione, essendo un uomo che veniva percepito come un cartone animato umano.
Reubens disse di essere vittima di una truffa, il materiale era suo e faceva parte di una collezione erotica che gli era stata regalata, e lui non aveva mai visionato tutte le foto e i video. Lui non era un pedofilo! Herman non è stato condannato, erano tutti sospetti e non è stato dimostrato che uso avesse fatto di quelle foto. Tutto un polverone mediatico per vendere copie di giornali e riempire le bocche dei puritani.
A dispetto di ciò che succede di norma in America, dove i personaggi che “sbagliano” (vedi Kevin Spacey) non vengono perdonati, Reubens in qualche modo è riuscito a difendersi e a non farsi distruggere dai media e dalla pubblica opinione, forse perché è stato giudicato “strano” e non si è macchiato di nessun vero reato.
Nel 2010 e Netflix ha anche prodotto un suo film.
Paul è deceduto recentemente, era malato di tumore da diverso tempo, ma già non lavorava più. In modo “leggero” il marchio dell’ immoralità (rosso come l’immancabile papillon che indossava Pee Wee) aveva comunque macchiato la carriera di un uomo che si stava facendo i fatti propri.
Ma se non fosse trattato di Pee Wee, avrebbe destato tanto clamore?