Pianta dalle sette virtù e simbolo di pace, l’albero dei cachi vanta una peculiarità forse unica. Infatti mentre la maggior parte degli alberi , in autunno si spegne perdendo le foglie, quello dei cachi anche se spoglio s’illumina di toni giallo e arancio grazie ai suoi frutti.
Il Diospyros kaki è un albero originario della Cina e del Giappone, dove per molto tempo è stato coltivato su larga scala. In Europa all’inizio veniva solo ammirato come pianta ornamentale . Successivamente i suoi frutti iniziarono a essere apprezzati , come alimento, dagli abitanti delle campagne e delle colline.
I cachi, frutti novembrini, maturano a partire da settembre ma è solo a novembre che la polpa raggiunge il colore giallo. Una volta pronti i cachi si presentano globosi o leggermente allungati, come un pomodoro.
I frutti se acerbi sono particolarmente astringenti, viceversa quando sono maturi . Vengono solitamente consumati freschi e si ritenevano utili per eliminare gli eccessi di calore, calmare la sete, umidificare i polmoni. Si usava anche cuocerli al vapore e consumarli con il miele per combattere la tosse o l’asma. Erano naturalmente considerati un buon antidoto per diarrea.
Contengono una discreta quantità di beta-carotene, vitamina C, fosforo, potassio e quando raggiungono la completa maturazione diventano molto energetici e indicati in caso dia stenia generale e stanchezza.
E’ bene tenere in considerazione che contengono alte dosi di zuccheri sotto forma di glucosio e sono quindi sconsigliati a chi soffre di diabete e obesità.