Questa patologia conosciuta anche come “sore hocks” colpisce sia i conigli da compagnia che ad uso zootecnico.
Queste zone alopeciche, spesso, purtroppo, caratterizzate da ulcere localizzate a livello plantare, interessano in particolare le zampe posteriori, con un maggior interessamento della sporgenza ossea del calcagno, del tarso e del metatarso.
In uno studio condotto da Snook il 25% dei soggetti visitati per problemi dermatologici ne era affetto.
I fattori predisponenti sono numerosi, infatti, ricordiamo che, i conigli, a differenza di cani e gatti, non sono dotati di cuscinetti, ma di uno spesso strato di pelo a protezione.
Il coniglio sia in stazione che deambulazione carica la maggior parte del peso sul tallone, pertanto uno stato igienico sanitario precario (stazionamento su urina e terreno umido, diarree croniche, imbrattamento di urina ecc.) superfici inadeguate ( lettiera per gatti, griglie, parquet) e soprattutto l’obesità e la scarsa attività di movimento rendono i soggetti maggiormente predisposti, ma anche la genetica fa il suo.
Anche i microtraumi dovuti ai soggetti più stressati e nervosi che battono spesso “i piedoni” per protesta possono essere da i fattori scatenanti.
Altra causa possono essere le acariosi come la rogna sarcoptica o la dermatofitosi.
Solitamente ci accorgiamo della pododermatire per la mancanza di pelo, ma questa non presa in tempo e non trattata può non solo ulcerarsi ed infettarsi ma, letteralmente arrivare fino all’osso, tanto da creare sinovite ed osteomielite o alla deformazione del tendine flessore superficiale.
Se notate che il vostro coniglietto manifesta uno dei sintomi della pododermatite, non vi fate assolutamente al fai da te, recatevi quanto prima dal veterinario esperto in esotici e non convenzionali che provvederà ad adeguati consigli e cure!