Siamo di fronte ad un’emergenza senza precedenti, a meno che qualcuno non abbia vissuto pandemie passate, come la peste per dirne una, e nonostante la tecnologia abbia indubbiamente fatto dei balzi in avanti, l’uomo è rimasta la fragile figura del 1600, perchè la paura non ha subito variazioni nell’arco dei secoli. Ed è così che alla notizia della chiusura totale della “zona rossa“, istituita dal governo italiano per fronteggiare al meglio l’avanzare dell’epidemia, le scene che si sono viste sabato sera hanno richiamato alla memoria vecchi film horror. Una folla impaurita si è riversata nelle stazioni per fuggire dal nord malato al sud, dove il coronavirus per ora sembrerebbe meno presente. Purtroppo non c’è condanna nel gesto in questione, la paura spegne qualsiasi tipo di logica, rimanere lucidi e razionali in certi casi risulta complesso, sopratutto se la propria libertà viene negata, anche se ne necessario. Se butti un petardo in mezzo alla folla e urli “Bomba!” certo non avrai sorrisi e risate, ma una massa impazzita che cercherà di ripararsi in ogni luogo, in una semplice parola si creerà il panico! Ed è esattamente quello che è successo sabato sera a Milano e nelle principali stazioni in cui, aggrappati all’idea di “mettersi in salvo“, molti giovani e meno giovani, hanno scelto di prendere il primo treno per scappare, prima che fosse troppo tardi.
E questa è una parte di quella verità che nessuno conosce, questi sono i fatti nudi e crudi, il Covid all’inizio era lontano, poi vicino ma “Semplice influenza” poi diventata “Super Influenza” fino ad oggi che si è tramuta in “Emergenza“, il solo nome fa più paura di qualsiasi altro tipo di malattia, immagino qualcuno tossire in pubblico e giustificarsi dicendo “Tranquilli ho solo il cancro ai polmoni” e immediati sospiri di sollievo. L’ignoto affascina e fa paura, la paura genera caos e disordine, il caos porta le persone ad uno stato d’ansia insopportabile, l’ansia ha conseguenze distruttive e incontrollabili. Ma tutto questo diventa inevitabile, perchè dove manca la chiarezza si crea incertezza e i risultati sono quelli che abbiamo vissuto in questi giorni. Si brancola nel buio, si contano gli infetti e i morti, in un macabro spettacolo, l’ansia che sale nella speranza che non tocchi a te diventare un numero per le statistiche. Eppure, e questo lo dobbiamo ammettere, le direttive sono state chiare sin dal primo giorno: “State a casa e limitate i contatti“, quindi cosa è successo per questa temporanea follia generale?
Anche in questo caso la comunicazione e i media giocano un fattore fondamentale per limitare i danni o crearli, la rete è una realtà parallela fatta di intrighi, smentite, ipotesi di complotto, notizie incandescenti e poche, pochissime soluzioni. E il messaggio “State a casa vostra” si perde dietro i principali trend topic che scalano la vetta per maggiore visibilità, l’internauta medio è un soggetto pigro che preferisce seguire l’hashtag #moriremotutti oppure #tuttalaveritàsulcovid, piuttosto che delle semplici direttive temporanee che potrebbero evitare ulteriori contagi e limitare i danni. E ad alimentare i focolai della paura e dell’idiozia ci si mettono i soliti siti specializzati in complotti governativi, medicina alternativa, gruppi di “illuminati” e gente qualsiasi che l’ultimo libro che ha letto è il manuale di istruzioni del suo smartphone o qualche guida di Aranzulla. Come in Matrix facciamo un gioco insieme, vi concedo la verità attraverso due pillole, una rossa e una azzurra. Pillola azzura domani vi sveglierete nella vostra camera e crederete a tutto quello che volete, dal virus generato in laboratorio al paziente 0 inviato dai servizi segreti americani per sconfiggere il nemico cinese. Che la pandemia non esiste e i numeri sono sfalsati per farvi rimanere in casa e consumare più cibo possibile, che le scene viste in televisione sono tutte comparse pagate dai poteri forti per spaventarvi e mettere in cattiva luce i governi Mondiali. Che basta una spremuta d’arancia e tanto buonumore affinchè il virus non vi colpisca. Pillola rossa con un sospiro e tanta buona volontà iniziate a documentarvi seriamente su quello che sta accadendo, studiate come funziona un virus seguendo alla perfezione le direttive principali, lucidi e razionali guardarete il mondo da un’altra prospettiva, scegliendo con accuratezza le notizie importanti da quelle sicuramente false. Sarete travolti da conoscenza e verità, la realtà sarà delineata e il respiro tornerà regolare e naturale.
A voi la scelta, quindi, tocca a voi decidere quale sarà il vostro destino, quale strada affrontare e quanta forza avete per sopportare gli sviluppi della situazione. Ma qualsiasi sia la vostra scelta, fate un piacere a tutti:
Scegliete chiusi in Casa!