Il premio Malaparte, che si assegna ogni anno a uno scrittore internazionale, viene assegnato quest’anno alla scrittrice britannica Rachel Cusk.
Come di consueto, la cerimonia di assegnazione si svolgerà sull’isola di Capri nel primo weekend di ottobre.
“Per la quinta volta da quando, ormai 13 anni fa, abbiamo rifondato il Premio – afferma Gabriella Buontempo, curatrice del premio – abbiamo riconosciuto il percorso di scrittura di una autrice. Una scelta che ribadisce il valore letterario dello sguardo femminile sul mondo che, nel caso di Rachel Cusk, è sempre stato di grande originalità sia quando ha affrontato tematiche private come il matrimonio o la maternità, sia quando ha allargato lo sguardo all’umanità tutta intera. Questa ricerca della vera originalità è la vera continuità del nostro Premio, un valore che di anno in anno ci sforziamo di preservare e migliorare”.
In Italia la scrittrice britannica è nota soprattutto per la sua trilogia recente, ma è bene nominare anche altre sue opere.
Arlington Park
Fra i viali alberati e le belle case di un quartiere residenziale della provincia inglese, gli abitanti – coppie con figli, perlopiù – conducono una vita all’insegna di quella che viene considerata “normalità”: benessere materiale, libertà individuale e indifferenza morale. Nel corso di un’unica, lunga giornata di pioggia, il romanzo passa in rassegna alcuni interni domestici esaminandoli in profondità attraverso l’inarrestabile flusso di coscienza delle donne. Casalinghe disperate, sì, consapevoli dei privilegi immeritati degli uomini, prigioniere di una gabbia dorata, ma aiutate, anzi, costrette dalla loro creatrice ad analizzare se stesse e i propri desideri. Mentre avvenimenti inquietanti rompono la monotonia di Arlington Park.
Le variazioni Bradshaw
La famiglia Bradshaw non è una famiglia felice. Thomas ha preso un anno sabbatico per dedicarsi allo studio del pianoforte, sua moglie Tony è totalmente assorbita da un nuovo incarico universitario, e così la loro figlia Alexa, di otto anni, si ritrova silenziosa spettatrice del fallimento di speranze e aspettative che i genitori non riescono più a nascondere. Thomas si sente spinto alla ricerca di uno stile di vita meno banale, mentre l’immersione di Tony nel mondo del lavoro le fa riscoprire aspetti di sé che credeva perduti. C’è da dire che neanche il resto della famiglia Bradshaw, fratelli cognati e nipoti, sta tanto meglio, fra tutti circolano risentimenti, inadeguatezze, dissapori, delusioni, e se ciascuno ha l’intelligenza di intuire ciò che gli manca, nessuno ha però la volontà di ottenerlo. La loro è una “malattia borghese” fatta di un’angoscia esistenziale priva di un motivo reale, un male invasivo e sottile che Rachel Cusk disseziona con una provocatoria miscela di sarcasmo e compassione, humor nero ed eleganza, e con il bisturi affilato di una scrittrice di talento.
La seconda casa
Pareva l’occasione ideale per discutere di arte, letteratura e umani destini. Invece una calda estate sull’oceano diventa subito impetuosa e incandescente. Il nuovo romanzo dell’autrice di Resoconto, Transiti, Onori. Da qualche tempo M – una sorta di signora Dalloway dei tempi moderni – si è isolata dal mondo ritirandosi sulla spettacolare costa oceanica. Nella sua splendida proprietà immersa nella natura, ha sistemato con l’aiuto del secondo marito un cottage, trasformandolo in residenza per artisti. Il suo sogno è che L, pittore verso il quale sente un legame profondo, accetti l’invito a trascorrere lí qualche tempo. Ma quando questi si presenta accompagnato da una giovane donna, M capisce che l’estate tanto attesa sarà ben diversa da quella immaginata. Nel frattempo sono arrivati anche la figlia di M e il suo compagno. Dunque le tre coppie, nell’acredine crescente, dovranno convivere in un luogo affascinante ma anche di grande isolamento. «Lo sai, quando stai leggendo una pagina di Rachel Cusk» (The New York Times).
Resoconto
In un’estate greca calda e bruciante, una scrittrice inglese arriva ad Atene per tenere un seminario. Il suo sarà un soggiorno denso di incontri e lunghe conversazioni: con il ricco imprenditore conosciuto sull’aereo che la invita in barca; con l’amico che ha scoperto a proprie spese come realizzare i sogni possa trasformarsi in una condanna; con una donna per la quale la bellezza ha finito col diventare un ostacolo in amore. Digressioni, piccoli camei, dialoghi che aprono altrettanti squarci sulla vita della protagonista senza quasi parlare di lei.
Transiti
Una scrittrice si trasferisce a Londra in seguito alla fine del suo matrimonio e dopo lunghe ricerche decide di acquistare un appartamento totalmente da ristrutturare. Mentre la protagonista combatte con la polvere della demolizione e con i nuovi vicini che paiono odiarla a prima vista, i due figli devono trattenersi a casa del padre, almeno per il tempo dei lavori. È un periodo di grandi transizioni e cambiamenti per tutti. E mentre la vita scorre, la scrittrice incontra numerose persone e ne ascolta le storie. Agenti immobiliari, vecchi fidanzati, parrucchieri, muratori stranieri: tutti custodiscono episodi di vita inaspettati e verità da svelare e condividere.
Onori
Una donna in viaggio ascolta un estraneo seduto di fianco a lei mentre parla del suo lavoro, della famiglia e dell’angosciosa notte precedente, trascorsa a seppellire il cane. Faye, scrittrice e io narrante, sta raggiungendo il continente europeo per partecipare a un convegno. Nel caldo afoso, tra pause caffè ed eterne attese di navette che fanno la spola dal ristorante alla sede dei meeting, incontrerà colleghi, giornalisti, organizzatori culturali. Da quelle sue conversazioni emergerà un quadro meraviglioso e terribile di un’umanità confusa, scissa tra ciò che teme di essere e ciò che sceglie di mostrare.