Dopo un’estate riempita da amichevoli più o meno prestigiose e da un calciomercato inutilmente lungo, Sabato 24 Agosto riparte finalmente la Serie A, con l’esordio dei campioni uscenti della Juventus, al Tardini di Parma alle ore 18:00.
Subito dopo, alle 20:45, toccherà al Napoli, impegnato in una trasferta non semplice al Franchi di Firenze.
Bianconeri ed azzurri saranno poi avversari nel turno successivo, Sabato 31 allo Juventus Stadium alle 20:45.
Inizio di torneo in salita per i partenopei, dunque, anche perchè storicamente la Fiorentina si è sempre dimostrata cliente ostico, specie sul proprio campo.
Basti pensare che anche il Napoli di Maradona, nella cavalcata che lo condusse al titolo 1986/87, subì la prima sconfitta proprio all’allora “Comunale”: finì 3-1, con gli azzurri che provarono a reagire nella ripresa al doppio svantaggio firmato dall’ex Diaz e da Antognoni, accorciando le distanze proprio con Diego prima di essere infilati nel finale da un gol di Monelli, dalla propria metà campo, che sorprese Garella lontanissimo dai pali.
Finì malissimo anche fuori dal campo, con Maradona squalificato per le pesanti accuse all’arbitro Lanese nel dopopartita.
D’altro canto sono solo 15 le vittorie del Napoli nei 69 precedenti in Toscana in serie A, a fronte delle 36 vittorie gigliate e dei 18 pareggi (l’ultimo, a reti bianche, il 9 Febbraio di quest’anno, con Mertens e Milik sciuponi sotto porta).
L’ultimo successo degli azzurri è l’1-0 firmato da Higuain il 9 Novembre del 2014, ma Lorenzo Insigne non ricorda con piacere quel match, visto che subì la rottura del legamento crociato del ginocchio destro che lo costrinse ad un lungo stop.
L’ultima volta che il Napoli ha esordito in campionato a Firenze è stata nel 2009, e proprio in quella occasione il Matador Cavani, tuttora idolo del tifo partenopeo, segnò il primo gol in Serie A con la maglia azzurra, nell’1-1 finale; piccola curiosità…in realtà il colpo di testa dell’uruguaiano, dopo aver colpito la traversa, rimbalzò in campo e non in porta, ma allora non c’era la “goal line technology” ed il gol fu convalidato.
Cavani firmò sempre a Firenze, sempre di testa, e sempre in un 1-1 (altro gol subito da centrocampo, stavolta da Roncaglia), il suo gol n. 100 in assoluto in serie A, il 20 Gennaio del 2013.
Un altro azzurro ha segnato al Franchi il suo primo gol con la maglia del Napoli, ed anche in questo caso è stato il primo di una lunga serie: si tratta di Dries Mertens, che il 30 ottobre del 2013 siglò di sinistro il gol del 2-1, dopo che Giuseppe Rossi dal dischetto aveva pareggiato l’iniziale vantaggio napoletano realizzato da Callejon.
Mertens suggellò sempre contro la Fiorentina anche l’ultimo successo del Napoli in Coppa Italia, il 3-1 (dopo la doppietta di Insigne ed il gol di Vargas) nella finale di Roma del 3 Maggio 2014, tristemente ricordata per gli scontri tra tifosi azzurri e romanisti che costarono la vita al giovane Ciro Esposito.
Il folletto belga, forse all’ultima stagione all’ombra del Vesuvio, potrebbe superare quest’anno Marek Hamsik nella classifica dei marcatori azzurri all-time.
L’ultima sconfitta subita dal Napoli al Franchi è probabilmente anche la più dolorosa da ricordare, visto che il 3-0 subìto il 29 Aprile 2018 (tripletta del “Cholito” Simeone) mandò in frantumi il sogno di conquistare uno scudetto che sembrava ormai ad un passo, dopo la storica vittoria nello scontro diretto con la Juventus allo Stadium di Torino della settimana precedente, firmata da un poderoso stacco di testa di Koulibaly.
Proprio il senegalese aprì il pomeriggio da incubo degli azzurri in Toscana, facendosi espellere dopo pochi minuti e condannando il Napoli ad una gara di sofferenza.
A fine partita l’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, parlò di scudetto “perso in albergo” la sera precedente, quando gli azzurri assistettero all’incredibile vittoria della Juventus a San Siro contro l’Inter (che vinceva 2-1 a un minuto dalla fine) complice il discutibile arbitraggio del signor Orsato.
Visto che il campionato che sta per iniziare vede Sarri proprio sulla panchina degli odiati rivali, c’è da augurarsi che anche stavolta l’ex “Comandante” azzurro veda la propria squadra perdere lo scudetto in albergo, tra qualche mese…