Saldi invernali: occasioni per tutti, anche per i cybercriminali
Secondo un’indagine di Cyber Guru sono ancora troppi i comportamenti rischiosi nelle occasioni di shopping come i saldi di stagione
Il Paese intero è ai blocchi di partenza per i saldi invernali, e il market place per eccellenza, il World Wide Web, è pronto a soddisfare qualsiasi desiderio. Questa però è un’occasione sempre più ghiotta anche per chi delinque e Cyber Guru, piattaforma di Security Awareness Training, ha voluto capire attraverso un’indagine quanto le persone siano alfabetizzate digitalmente per evitare comportamenti rischiosi che possano farle cadere nella rete di un gruppo di malintenzionati.
Dalla ricerca di Cyber Guru emerge che solo il 2% dei lavoratori non approfitterà degli sconti stagionali, mentre quasi la totalità farà shopping soprattutto online. Benché il negozio fisico offra la possibilità di provare gli articoli – soprattutto l’abbigliamento – prima di acquistare, il web è preferito dalla maggior parte dei consumatori che sempre più lo prediligono agli acquisti di persona, per via della sua immediatezza e comodità. Per il 72% è la disponibilità di una pluralità di Marketplace a battere i negozi fisici. La caccia all’oggetto bramato da mesi, finalmente in saldo, si svolge principalmente sui siti di e-commerce (78%) e nel 57% dei casi, se gli utenti si imbattono in un annuncio “troppo bello per essere vero”, dichiarano di controllarne prima la veridicità sul sito ufficiale del brand. Ma qualora non dovessero trovarlo, ammettono di cliccare su un annuncio che appare proprio dopo la ricerca effettuata online (24%), ignorando eventuali rischi. Infine, c’è chi affida completamente il proprio destino al fato, e non si fa scrupoli a cliccare su un qualunque annuncio che appare sui suoi social network (40%).
Si è tuttavia imparato a riconoscere ed evitare le tipologie di truffe più frequenti. È il caso della spedizione bloccata alla dogana, un evergreen riconosciuto dal 66% degli intervistati, che non cliccherebbe mai sul finto link di tracciamento.
Un altro classico è rappresentato dalla ricezione di link inviati da amici o parenti, privi di messaggio di accompagnamento; quasi l’80% del campione dichiara di non cadere nella trappola e di ignorare il messaggio.
Non è invece il caso della scansione dei QR code: il 56% del campione scansiona qualunque QR code su flyer di brand conosciuti o in esercizi commerciali di fiducia, ignari del fatto che qualcuno potrebbe aver falsificato il codice dirottando il malcapitato verso il download di malware.
È comunque fondamentale, soprattutto in questo periodo, stare attenti ai truffatori che si possono celare dietro al più semplice degli annunci, pronti a sfruttare quel senso di urgenza e di convenienza instillato nei consumatori durante i saldi. Basti pensare che durante gli ultimi Black Friday e il Cyber Monday più di 3 milioni di italiani sono stati vittima di truffe online. Un comportamento troppo disinvolto non mette a rischio solo il singolo e i suoi soldi ma anche l’organizzazione per cui lavora. In pochi click si può diventare gli inconsapevoli veicoli di diffusione di un Malware, in grado di colpire l’azienda per cui si lavora. “Siamo lieti di riscontrare che le persone sono sempre più consapevoli dei rischi che si celano dietro alcune delle truffe più classiche, è fondamentale ricordare di mantenere sempre un atteggiamento di diffidenza soprattutto quando ci sono “occasioni troppo belle per essere vere”. La nostra ricerca dimostra che sebbene gli utenti apprendano i metodi per difendersi, i criminali trovano soluzioni sempre più fantasiose per colpire dove si è più vulnerabili” dichiara Vittorio Bitteleri, Country Manager di Cyber Guru, che prosegue – “La distrazione e la scarsa informazione possono portare a conseguenze disastrose per i singoli e per le organizzazioni, per questo puntiamo a migliorare sempre di più l’offerta formativa di Cyber Guru, creando percorsi intuitivi ed efficaci.”
**** A proposito di Cyber Guru ****
Cyber Guru offre una piattaforma formativa innovativa in Cyber Security Awareness completa e finalizzata a trasformare il fattore umano da anello debole della catena difensiva a prima linea di difesa contro il cybercrime. Grazie alla piattaforma SaaS di e-learning, l’azienda nata nel 2017 permette a chi non ricopre ruoli specialistici in ambito cyber security di aumentare il livello di protezione di individui e organizzazioni attraverso un uso corretto delle tecnologie digitali. I percorsi di apprendimento applicano accurati studi dei principi psicologici dell’insegnamento, scienza della formazione, usability e gamification offrendo agli utenti un allenamento educativo e coinvolgente. Gli utenti coinvolti attivamente in 62 paesi sono oltre 500.000, con oltre 3.500.000 di lezioni fruite e 3.500.000 di simulazioni di phishing effettuate. Nel 2021 Cyber Guru ha chiuso il suo primo round di finanziamento con due fondi specializzati in società early stage, P101 Ventures e Adara Ventures, raccogliendo 3,6 milioni di euro. Oltre 450 realtà sia del settore pubblico sia del settore privato in Italia si affidano a Cyber Guru, che, già presente in Italia, Spagna e Francia, continua a pianificare la sua espansione in Europa.
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