Da sempre il serpente ha avuto un significato totemico profondo per l’essere umano, ma conosciamone prima alcune caratteristiche.
Gli Ofidi (questo il loro nome scientifico), sono rettili squamati caratterizzati da uno sviluppo in “lunghezza” del corpo, dall’assoluta mancanza di arti anteriori e, nella maggioranza dei casi, anche posteriori; non hanno aperture auricolari e sono contraddistinti dalla caratteristica lingua biforcuta.
La morfologia può variare da corpi più tozzi e teste più squadrate a forme longilinee ed appuntite.
Curiosità
Hanno un’apertura cloacale unica e ben due organi riproduttivi. Tutti fanno la “muta” ossia La parte superiore dell’epidermide in tutta la sua estensione, compresa anche la parte trasparente che ricopre gli occhi, si distacca periodicamente. La vista è sviluppatissima, mentre l’olfatto è ridotto e l’udito quasi assente.
Possiamo ridurli in due grandi categorie in base alla modalità di caccia: velenosi e costrittori.
Oggi è enormemente diffuso l’allevamento e l’accudimento in casa, ma il fascino di questo rettile ha attratto l’uomo dall’antichità, tanto da accompagnarne la simbologia e la mitologia.
Misticismo e serpenti
Ecco solo alcuni esempi di come la figura di questo “misterioso” e “primitivo” animale è sempre stato vista come anello di congiunzione tra reale e mito, sacro e profano.
L’immagine del serpente che si morde la coda a formare un cerchio ha il significato di continuità.
Nella Bibbia spesso impersonifica il demonio, ma ne abbiamo anche una simbologia positiva nel Nehustan di Mosè simbolo di resurrezione il cui serpente muta la pelle.
Nell’ebraismo il serpente di bronzo è simbolo di guarigione e salvezza dalla morte.
Per gli Yaqui messicani il serpente rappresenta la saggezza dello sciamano ed il suo misticismo.
Anche sognare i serpenti deve farci riflettere: mentre per Freud era legato alla figura fallica e quindi alla sfera sessuale, per Jung rappresentava il conflitto tra coscienza e istinto.