Trama: Mel ha cinquant’anni e si sente una donna realizzata. Ha un marito innamorato e premuroso, una figlia adolescente con cui ha un rapporto sereno, un lavoro stimolante e amiche con cui trascorre il tempo libero. Ma, una mattina di primavera, Mel riceve una telefonata che stravolge lo scenario idilliaco. Per andare avanti Mel sa di dover fare i conti con il passato e così inizia un percorso a ritroso nella sua vita che la porterà a… Nel raccontare le sue vicende, Mel narra anche i cambiamenti della società e dell’individuo, sullo sfondo dell’Italia tra gli anni ’80 del Novecento e i giorni nostri. In Sesso, bugie e bruschette al pomodoro la trama si sviluppa come in una commedia in cui l’ironia, che a tratti stempera anche i momenti drammatici, è uno degli interpreti principali.
Eretica Edizioni
Recensioni: Ho conosciuto la penna di Virginia Bernardi grazie a “Echi da un destino sospeso” e mi piacque: scrive in maniera schietta, intelligente ed ironica e mi ha lasciato la sensazione di conoscerla da tempo.
Questa sensazione è rivenuta fuori con “Sesso, bugie e bruschette al pomodoro”, forse anche perché in questo suo ultimo libro cita location che conosco benissimo, alle quali sono legata visceralmente e gli anni ’90 che ho amato follemente.
Per mia fortuna, sono già al mare e questo è il libro perfetto da leggere sotto l’ombrellone o mentre ci si arrostisce al sole.
Le vicende di Mel ci portano tra passato e presente a conoscere una donna normale, nessuna eroina o super-femmina, ma una donna come siamo in tante che lavora, alle prese con una figlia adolescente, la menopausa che potrebbe tanto essere una seccatura quanto una liberazione ed, ahimè, un tradimento.
Il fulcro è la metamorfosi, il cambiamento, che nella vita di una persona è sempre dietro l’angolo. Esistono sicurezze che, poi, ci si accorge non sono tali e tutto crolla come un castello di carte. Rialzarsi e reagire è complicato, ma ce la si fa e si comincia a vedere tutto con un ottica diversa anche grazie al tempo che è galantuomo.
Scritto con ironia e buonsenso, Virginia Bernardi trascinerà piacevolmente le sue lettrici in un viaggio di crescita attraverso i nostalgici anni ’90 fino ad arrivare ai giorni nostri, sarà la vostra bruschetta al pomodoro (capirete questa cosa solo se leggerete il libro).
Virginia Bernardi (Caserta, 1965) è autrice della raccolta di racconti Mosaico (2016) con la quale vince il Premio Internazionale “Letteratura”. Finalista al Garfagnana in Giallo–Premio Barga, il suo racconto Io ti prenderò! è inserito nell’Antologia Criminale 2017. Nel 2018 pubblica con Eretica il suo primo romanzo Echi da un destino sospeso con cui vince il premio letterario “Per Agnese” 2018 e si classifica al terzo posto del “Premio Nabokov” 2018.
QUATTRO CHIACCHIERE CON VIRGINIA BERNARDI
1) Ciao Virginia, è bello ritrovarti dopo “Echi da un destino sospeso”. Come nasce “Sesso, bugie e bruschette al pomodoro”?
Questo romanzo nasce dal desiderio di raccontare le donne della mia generazione, quelle che si trovano a fare i conti con l’età che avanza muovendosi all’interno di una società iper-consumistica che ci martella con il mito dell’eterna giovinezza.
2) La tua arma è l’ironia, anche nei momenti più bui. Sei così anche nella vita reale?
Io credo che l’ironia sia un’arma molto potente perché riesce ad attenuare il peso dei problemi quotidiani. Io sono soprattutto auto-ironica e cerco di non prendermi troppo sul serio perché sono una che prova ad affrontare la vita con leggerezza; l’ironia mi aiuta, quindi, a dare il giusto valore a certe situazioni e sentimenti che, a ben vedere, non sono poi così importanti.
3) Mel, la protagonista, è una donna “normale” che affronta la menopausa, un tradimento, la crescita di una figlia. C’è qualcosa di autobiografico?
Ho iniziato a scrivere questo romanzo partendo proprio dalla menopausa, quello che racconto è autobiografico: sudori, vampate, il fisico che cambia, la necessità di mettermi a dieta quando, fino a poco prima, potevo mangiare come un uomo senza mettere su un grammo… può essere sconvolgente trovarsi con un’altra se stessa, diversa, con esigenze nuove che, a volte, sono difficili da accettare. Così, per superare un periodo di transizione per me non semplicissimo, ho trasferito su carta, anche enfatizzandole, alcune mie vicissitudini che ho poi stemperato con l’ironia, divertendomi moltissimo a prendermi in giro. Il resto, frutto di fantasia, è stato costruito intorno.
4) Stai lavorando ad una nuova storia?
Questa volta mi sto cimentando con un giallo. Probabilmente potrebbe rivelarsi un errore non focalizzarmi su un unico genere perché, così facendo, non fidelizzo il lettore. A me, però, piace scrivere seguendo l’ispirazione del momento, senza precludermi alcuna strada e non ti nascondo che, scoprire che riesco a ironizzare su una situazione e tratteggiare un serial-killer con la medesima intensità, mi dà un’ebbrezza particolare.