Il 4 dicembre scorso il mondo del porno ha subito l’ennesimo lutto. Sophie Anderson, una delle star del porno -nonché cantante e influencer- è morta a soli 36 anni.
Sophie, nata a Bristol, ha avuto un’adolescenza turbolenta fatta di abusi fisici e uso di droghe; nel porno era conosciuta per la sua bellezza da bambolona siliconata al limite (del consentito) e del buongusto. Aveva fatto ricorso più volte alla chirurgia estetica per gonfiare labbra e seno oltre misura. Lo scorso aprile, uno degli ultimi interventi al seno, l’aveva poi portata in ospedale per la rottura di una protesi.
Sophie è entrata nel porno nel 2017, già adulta, è diventata famosa con “The Cock Destroyers“, insieme a Rebecca More. La pornoattrice fu chiamata come giudice per un reality che aveva l’obiettivo di scoprire una nuova icona del mondo LGBTQA+ dal titolo “Slag Wars: The Next Destroyer e lei stessa stava diventando a suo modo un’ icona gay.
Sarà proprio la More ad annunciare la morte dell’amica/collega.
Sophie anche lo scorso hanno aveva avuto problemi con le protesi tanto da andare fino in Belgio a farsi operare per bloccare delle copiose perdite di liquido marrone fuoriuscenti da un capezzolo. Ma il risultato non l’aveva soddisfatta, quindi volò in America per operarsi di nuovo aggiungendo ancora un misura in più al suo già esplosivo seno.
Ad aprile, come detto, l’ennesimo problema che però sembrava apparentemente risolto.
Ora la morte.
Non è ancora chiaro cosa sia successo a Sophie, ma ciò che è strano è che meno di due settimane prima della sua morte era deceduto in circostanze misteriose anche il marito, il pornostar Oliver Spedding, noto nel giro con il nome di Damian Oliver.
Lui era un ex calciatore delle giovanili del Crystal Palace e aveva abbandonato il calcio per darsi al porno con la speranza di guadagnare di più e velocemente (per poi pentirsi della scelta quasi subito). Lui e Sophie si erano sposati a Las Vegas e avevano un rapporto simbiotico ma burrascoso.
“Il cinema per adulti non è così bello come si pensa“, aveva precisato. Oliver era entrato nel mondo dei film hard dopo una stagione calcistica persa per una condanna a un anno di reclusione per alcuni piccoli reati.
A settembre di quest’anno Damian aveva fatto girare anche una fake new sulla morte della moglie. Poi smentita, senza una spiegazione.
Damian a 34 anni è morto in circostanze poco chiare, e due settimane dopo è morta anche Sophie.
Coincidenze?
Uso di droghe, complotti e interventi chirurgici mal riusciti (nel caso di Sophie è altamente probabile, ma di chi è la colpa?) infittiscono il mistero.
La polizia indaga su entrambe le morti.