L’asse Perugia-Lucca-Tokyo – realtà geopolitica sconosciuta ai più, ma fondamentale – ha prodotto l’ennesimo risultato per le relazioni internazionali fra Italia e Giappone. Inteso: se sei un lettore di manga. Se esporti piadina o ti droghi di sushi probabilmente fregakatsi, come dicono nel Sol Levante. Ma visto che noi di Nerdangolo ci iniettiamo le tavole direttamente in endovena, la notizia ci ha già mandati in Berserk, come dicono gli inglesi. E sì, lo sappiamo che Berserk è di Miura.
Edizioni Star Comics e Lucca Comics & Games hanno orgogliosamente annunciato che l’edizione 2018 ospiterà uno dei più celebrati e stimati maestri del fumetto giapponese contemporaneo. Scrittore horror logorroico prolifico come Stephen King e fuori come un fungo di Yuggoth visionario come Howard Phillips Lovecraft; autore raffinatissimo, un po’ mangaka e un po’ illustratore dal gusto europeista (ma in fondo anche un po’ star del country, perché no): Junji Ito.
Ito nasce nella prefettura di Wakfu Gifu nel 1963. Il suo debutto, avvenuto nel 1986 fra le pagine della rivista «Monthly Halloween» dell’editore Asahi Sonorama, gli vale la menzione d’onore alla prima edizione del Premio Umezz. Tra le sue opere più conosciute troviamo Tomie, Uzumaki, Gyo, Kubitsuri kikyu, Nagai yume, Amigara dansou no kai, Shibito no koiwazurai, Ito Junji no neko nikki – Yon & Mu. Attualmente sta lavorando a Ningen shikkaku (“Lo squalificato”), basato sull’omonimo romanzo di Osamu Dazai. Da gennaio 2018 viene trasmessa in Giappone la serie animata Junji Ito Collection.
Il maestro Ito si presterà a numerosi eventi: showcase, press café, signing session… Le cui modalità saranno rese pubbliche in seguito, e concordate con lo stesso autore e i suoi editor. Star Comics promette in oltre altre “entusiasmanti novità” che verranno rivelate lungo la “Road to Lucca 2018”. Che non si è mai capito bene dove sia, ma rimane comunque una strada più sicura della Salerno-Reggio Calabria.
Ciliegina sulla torta, il maestro Ito sarà anche protagonista di una mostra a lui dedicata presso il Palazzo Ducale, intitolata La spirale della mente, l’inferno della carne (eh la miseria…).
Qui di seguito la presentazione ufficiale:
“Junji Ito (Gifu, 1963) lascia la professione di odontoiatra per dedicarsi a tempo pieno al fumetto. Se l’ispirazione per l’horror gli viene dai maestri giapponesi che l’hanno preceduto, come Hino e l’amatissimo Umezz, fin da subito Ito rivela una cifra stilistica originale e fortemente caratterizzante. Al tratto scarno e caricaturale dei suoi predecessori contrappone un minuzioso, elegante ed efferato realismo grafico, reso brutalmente efficace dalle sue approfondite conoscenze medico-anatomiche. Parimenti, le sue opere beneficiano di una rara capacità di comprensione ed espressione tanto delle profondità più recondite e contorte dell’animo umano, quanto di forme, deformità e mostruosità della società consumistica contemporanea.
Così, se da un lato il suo body horror colpisce e intriga anche il pubblico mainstream, dall’altro Ito dissemina i suoi lavori di sottotesti – dall’introspezione psicopatologica alla critica sociale – riuscendo nella difficile impresa di essere pop e intellettuale allo stesso tempo. Sue tematiche principali sono i disturbi di percezione, le somatizzazioni ossessivo-compulsive, le paure ataviche, la fascinazione per l’autodistruzione, l’alienazione.
Nello sviluppo del suo discorso artistico Ito pesca a piene mani da altre forme espressive come il cinema – Hitchcock, la fantascienza classica, i b-movie –, la letteratura – Lovecraft, King –, la pittura – Dorè, Escher, Bosch –.
Svariate sue opere sono state trasposte in animazione e live-action, annoverando non di rado lo stesso Ito alla sceneggiatura.”
Psicoterapia non inclusa nel prezzo del biglietto.