Il riconoscimento viene assegnato a libri di narrativa rivolti a un pubblico dai 6 ai 13 anni, a conferma dell’impegno costante del Premio Strega nel diffondere e stimolare il piacere della lettura presso le ragazze e i ragazzi di tutte le età.
Così i componenti del Comitato hanno raccontato il loro lavoro di selezione: “Da tre anni la giuria del Premio Strega Ragazze e Ragazzi si pronuncia sulla categoria Migliore narrazione per immagini. In questi tre anni abbiamo letto libri magnifici: in certa misura ognuno di loro ha messo in discussione il rapporto tra immagine e parola per come pensavamo di conoscerlo. Abbiamo quindi cercato di leggere sempre con occhi nuovi, pronti a stupirci e a lasciarci travolgere dalle storie narrate nelle pagine disegnate dei volumi proposti al premio. Quest’anno, una volta individuati i tre libri finalisti e quello meritevole della menzione speciale, ci siamo accorti che alcuni dei titoli condividono, se non direttamente una tematica, un registro, una temperatura narrativa cupa e uno sguardo disincantato sulla nostra realtà. Ci siamo trovati a constatare che così è oggi il nostro mondo – spietato eppure ancora bellissimo – e così le nostre vite, fragili e preziose”.
Questi i titoli prescelti: Jef Aerts, Più grande di un sogno, illustrato da Marit Törnqvist, tradotto da Olga Amagliani (Camelozampa); Silvia Borando, Storie brevi (Minibombo); Jérémie Moreau, I Pizzly, tradotto da Stefano Andrea Cresti (Tunué).
La menzione speciale è stata assegnata a Olga Tokarczuk, Il Signor Mirabile, illustrato da Joanna Concejo, tradotto da Raffaella Belletti (TopiPittori).
Più grande di un sogno di Jef Aerts
Comincia come un sussurro, poi la sua voce si fa sempre più chiara: quella che il piccolo protagonista sente è la sorella più grande, quella della foto sbiadita sul muro, che non ha mai conosciuto, perché è morta prima che lui nascesse. Lo sta chiamando perché vuole fare un giro in bici con lui: è l’inizio di un’avventura indimenticabile, un viaggio nei suoi posti preferiti, che lei vuole mostrargli. Dopo questa notte magica, il risveglio è più dolce: c’è una tavola imbandita per la colazione, e ci sono mamma e papà a cui raccontare di questo incontro speciale, e di come lei era più grande di un sogno. Età 6+
Le motivazioni del Comitato scientifico
Pittorico e poetico, coraggioso e tenero, Più grande di un sogno è un racconto delicatissimo che maneggia una tematica complessa come quella del lutto infantile. Narrato in prima persona, il sogno del bambino è una discesa alla scoperta di sé nella forma dell’incontro, del dialogo e dell’avventura con la sorellina morta anzitempo che il protagonista non ha conosciuto. Un viaggio onirico che conserva la freschezza di una storia appena sognata, disegnata su tavole realizzate a tecnica mista. Scevro da ogni pietismo, il racconto del bimbo è capace di offrire ai giovani lettori (e non solo) una visione disarmante eppure condivisibile del lutto, aprendo a una riflessione profonda, nutrita anche di umorismo, che invita ad accettare la fine come parte integrante della vita stessa, delle sfide che tutti, grandi o piccoli, siamo chiamati ad affrontare.
Storie brevi di Silvia Borando
Cosa succede se si mettono sulla stessa pagina un grande e pesante elefante e una minuscola formica? E se si invita un riccio a una festa di compleanno? E se a trovarsi vicini sono, invece, un gatto e un uccellino distratto? Be’, di certo gli effetti non tarderanno a farsi vedere! Una raccolta di brevi ed esilaranti sketch, fatta di dodici storie di massimo tre pagine l’una, che stupisce, intrattiene e diverte fino alla fine! Età 6+
Le motivazioni del Comitato scientifico
Storie brevi è un libro inutile. Felicemente inutile. Un albo colorato e sapientemente composto di storie dalla brevità fulminante – due o tre doppie pagine al massimo – che muovono al riso aperto o al sorriso. Costruito ad arte con un ritmo serrato che si fonda su un gioco coinvolgente di attese e sorprese che si risolve in pochi secondi, Storie brevi è un libro vitale e vivace grazie a pochi essenziali segni che definiscono l’espressione curiosa e consapevole dei protagonisti, la semplicità coinvolgente dei dettagli sullo sfondo, l’alternarsi cromatico che va di pari passo all’incalzare delle piccole storie. Storie brevi non insegna nulla, ma nel segno della leggerezza regala buon umore a tutti, grandi o piccoli che siano, e non è poco.
I Pizzly di Jérémie Moreau
I Pizzly sono un incrocio tra un orso polare e un Grizzly, una nuova specie figlia dei cambiamenti climatici, che porta gli orsi polari a spingersi sempre più su, favorendo l’incontro con i grizzly delle foreste. Sullo sfondo dell’Antropocene e dell’umanità alienata dal suo gps, Jérémie Moreau porta i suoi personaggi da Parigi all’Alaska, dai cieli della modernità alla terra dei non umani, alla ricerca dell’uomo di domani. Un graphic novel dalla veste suntuosa con copertina soft touch cartonata con titolo e dettagli argentati, un formato grande che rende merito alle straordinarie tavole, una quadricomia modificata con pantone magenta fluo. Età 11+
Le motivazioni del Comitato scientifico
Jérémie Moreau racconta una storia di affetti profondi nella complessità del mondo contemporaneo, tra le difficoltà della vita nelle città disumanizzate e nella ferocia di ambienti naturali ormai stravolti dall’azione dell’uomo. L’autore usa il linguaggio del fumetto per portarci in un racconto visivo di incredibile impatto che affronta tematiche di grande importanza come la nostra dipendenza dalle tecnologie, la difficoltà a tornare in contatto con l’elemento naturale, la nostra cecità di fronte al collasso ambientale. Senza facile retorica, con il ritmo incalzante del romanzo di avventura e con uno sfoggio impeccabile di tecnica visuo-narrativa, la storia dei Pizzly è una lunga, abbagliante metafora della distanza che abbiamo messo dalle nostre radici, dalla matrice sacra della vita, di come sia fondamentale recuperarla per affrontare il nostro futuro sul pianeta.
Il Signor Mirabile di Olga Tokarczuk
Dopo il successo de L’anima smarrita, torna in libreria, con un nuovo sorprendente racconto illustrato, una coppia d’eccezione: Olga Tokarczuk, Premio Nobel 2018, e Joanna Concejo. Protagonista della storia è “Il signor Mirabile”, un uomo che non ama passare inosservato e più di se stesso ama la propria immagine: i suoi lineamenti saltano subito all’occhio, tutti lo riconoscono e lo salutano cordialmente. Quando, però, acquista un cellulare supertecnologico e diventa un patito dei selfie, i suoi tratti, a poco a poco, cominciano a sbiadire e a dileguarsi, come se qualcosa li consumasse. Alla fine, disperato, deciderà di procurarsi illegalmente un nuovo viso, che pagherà a peso d’oro, e scoprirà che in molti hanno già fatto lo stesso. Una parabola sulla contemporaneità, che a parole di tagliente ironia unisce immagini di stupefacente bellezza. Età 11+
Le motivazioni del Comitato scientifico
ll Signor Mirabile è un libro che dovrebbero leggere tutti. Bellissimo e terribile, è una critica spietata al mondo contemporaneo condotta magistralmente dalle autrici con le armi di cui dispongono: parole calibrate che, attraverso la finzione, raccontano con una forza di cui solo la poesia è capace, e figure costruite con altissima sapienza compositiva e pazienza certosina. L’ossessione del protagonista per il proprio aspetto, che lo porta a fotografarsi in ogni angolo di mondo, è narrata attraverso l’alternarsi sapiente di testo e immagini, fino a che non resta che il mondo a essere ritratto, in forma di scorci improvvisi e misteriosi, tra contesti urbani e naturali all’interno dei quali Mirabile è paradossalmente un’ombra fugace e quasi dissolta. Il libro è un oggetto editoriale di raffinata e piena bellezza, che richiede un tempo di osservazione lento e, pertanto, prezioso.